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Analisi della situazione occupazionale negli Stati Uniti ad agosto 2023

La relazione sull’occupazione di agosto ha evidenziato una crescita dei posti di lavoro inferiore alle attese e un incremento del tasso di disoccupazione, confermando i rischi negativi per il mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati rilasciati, il numero di nuovi posti di lavoro è aumentato di soli 22.000 unità, ben al di sotto delle previsioni di 75.000. Questo rappresenta un calo rispetto ai 79.000 posti di lavoro creati a luglio, segnando una tendenza al ribasso che si riflette anche nelle medie mobili a tre e sei mesi, rispettivamente a 29.000 e 64.000, i livelli più bassi dal 2010.

Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, il valore più alto dal 2020, superando il livello di equilibrio fissato dalla Fed al 4,2%. Questo aumento è stato alimentato dalla debolezza dei dati sul non-farm payroll (NFP), che non ha raggiunto il minimo necessario per mantenere stabile il tasso di disoccupazione. Tuttavia, la partecipazione della forza lavoro ha mostrato un leggero miglioramento, aumentando leggermente allo 62,3% (+0,1 punti percentuali).

Implicazioni per la politica monetaria

Questi dati hanno spinto gli analisti a ritenere probabile un taglio di 25 punti base nel target dei fondi federali durante la riunione del FOMC del 16-17 settembre. Se confermato, questo sarebbe il primo taglio dal 2025, portando il range target a +4,0% – +4,25%. Nonostante le aspettative di un’inflazione in aumento nei prossimi mesi, la debolezza del mercato del lavoro rafforza l’argomento per un aumento temporaneo della Fed, un’opinione che sta guadagnando terreno all’interno del FOMC.

In aggiunta, l’indice ISM di agosto ha mostrato pressioni sia nel settore manifatturiero che in quello non manifatturiero, evidenziando contrazioni nell’assunzione e un aumento dei prezzi. Il prossimo rilascio dell’inflazione CPI di agosto, previsto per l’11 settembre, sarà cruciale prima della riunione del FOMC. Si prevede un incremento dell’inflazione generale al +2,9% su base annua, un aumento che potrebbe esercitare pressioni per un taglio dei tassi più consistente.

Conclusioni e prospettive future

In sintesi, i dati di agosto hanno messo in luce una chiara stagnazione nel mercato del lavoro americano, segnalando un ribilanciamento dei rischi verso il componente del ‘massimo occupazionale’ del mandato duale della Fed. Tuttavia, nonostante i segnali di debolezza, non ci sono indicazioni immediate di un’inasprimento economico. La reazione del mercato e delle politiche monetarie dipenderà in gran parte dai dati in arrivo, in particolare dall’inflazione, e dalla capacità del mercato del lavoro di riprendersi.

Concludendo, la situazione attuale richiede un’attenta osservazione da parte degli investitori e degli analisti, poiché ogni sviluppo potrebbe influenzare in modo significativo le decisioni future della Fed e la direzione dell’economia statunitense.

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