Il 16 e 17 settembre, durante le recenti riunioni del Federal Open Market Committee (FOMC), la Federal Reserve ha deciso di ridurre il tasso obiettivo di 25 punti base. Questa scelta, attesa da molti analisti, segna il primo intervento di politica monetaria del 2025, in risposta a un significativo rallentamento nella crescita dell’occupazione. Tuttavia, la Fed ha sottolineato che le decisioni future saranno influenzate dai dati economici, manifestando così una certa cautela.
Le preoccupazioni sui rischi al ribasso nel mercato del lavoro hanno spinto la Fed a adottare un approccio di gestione del rischio, privilegiando la stabilità dell’occupazione rispetto ai potenziali rischi inflazionistici. La situazione del mercato del lavoro ha mostrato un deterioramento considerevole, con un aumento dei tassi di disoccupazione. Tale dinamica ha evidenziato la necessità di un allentamento monetario.
Impatto dell’inflazione e delle decisioni della Fed
A differenza di un anno fa, quando la Fed aveva abbassato il tasso target in risposta a dati occupazionali deludenti, la situazione attuale presenta una crescita dell’inflazione mentre il tasso non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. A agosto, l’inflazione CPI ha raggiunto il 2.9% su base annua, in aumento rispetto al 2.5% dell’anno precedente. Gli analisti prevedono che l’inflazione possa continuare a salire, raggiungendo un picco del 3.6% nei prossimi mesi.
Proiezioni economiche della Fed
Il documento di sintesi delle proiezioni economiche ha rivelato che nove membri del comitato prevedono ulteriori riduzioni dei tassi entro la fine del 2025. Questa previsione si presenta nonostante le revisioni al rialzo delle proiezioni inflazionistiche per il 2026, suggerendo una divergenza di opinioni tra i membri. La previsione di disoccupazione rimane invariata al 4.5% per quest’anno, con lievi aggiustamenti per gli anni successivi.
Analisi del mercato del lavoro e disoccupazione
Il rapporto sull’occupazione di agosto ha evidenziato una stagnazione nella crescita dei salari e un aumento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 4.3%, il valore più alto dal 2020. Questi dati indicano un rallentamento significativo nel mercato del lavoro statunitense, con le assunzioni insufficienti a mantenere la disoccupazione a livelli stabili.
Previsioni di ulteriori interventi della Fed
In considerazione di questi sviluppi, la Fed prevede ulteriori tagli ai tassi nelle riunioni programmate fino alla fine del 2025, portando il tasso target a un intervallo di 3.5% – 3.75%. Questo processo potrebbe continuare anche nella prima metà del 2026, a seguito di un ulteriore indebolimento dell’economia statunitense.
In conclusione, mentre la Fed gestisce la propria politica monetaria in risposta a un mercato del lavoro fragile e a un’inflazione in crescita, il futuro delle decisioni sui tassi rimane incerto e fortemente dipendente dai dati economici futuri. Gli investitori e gli analisti rimarranno vigili sull’evoluzione delle dinamiche occupazionali e delle pressioni inflazionistiche nei prossimi mesi.