La Commissione Europea ha lanciato un avviso ai Paesi membri: un pacchetto di contro-dazi dal valore di ben 72 miliardi di euro è pronto per essere attuato in risposta alle politiche tariffarie adottate dagli Stati Uniti. È interessante notare che questa decisione arriva dopo una consultazione pubblica che si è chiusa il 10 giugno, e rappresenta un ridimensionamento rispetto al pacchetto iniziale di 95 miliardi. Nonostante ciò, l’elenco dei prodotti colpiti rimane significativo, includendo settori chiave dell’export americano come carni bovine e suine, SUV, pick-up e componenti aeronautici, in particolare quelli legati a Boeing. E non dimentichiamo il bourbon del Kentucky, un simbolo della cultura americana, che rientra tra i prodotti afflitti da queste nuove misure. La situazione rimane fluida, con la possibilità di modifiche all’elenco, come confermato da fonti diplomatiche. Ora, i Ventisette si preparano a esaminare il pacchetto per eventuali aggiustamenti prima dell’approvazione finale.
Dettagli del pacchetto di contro-dazi
Il pacchetto è un documento corposo, composto da oltre 200 pagine, che prevede un impatto stimato di 72 miliardi di euro sulle esportazioni statunitensi verso l’Unione Europea. Questa è già la seconda ondata di misure presentata dalla Commissione Europea, dopo le contromisure già in atto. Le categorie di prodotti maggiormente colpite includono aeromobili, che da soli pesano per un valore di 10,8 miliardi di euro, seguiti dai macchinari (9,4 miliardi) e dal settore automotive (7,9 miliardi). A questi si aggiungono 1,7 miliardi di euro di dazi già imposti su motori e componenti correlati.
Ma non finisce qui: le sostanze chimiche e le materie plastiche subiranno un impatto di 7,7 miliardi, mentre i dispositivi e le apparecchiature mediche affronteranno un colpo di 7,6 miliardi. È interessante notare come anche l’acciaio e l’alluminio, già soggetti a dazi imposti da Donald Trump, vengano colpiti con un valore di 1,4 miliardi, attualmente soggetti a tariffe del 50%. Complessivamente, il pacchetto prevede un impatto di 65,7 miliardi sui prodotti industriali. E nel settore agroalimentare? Qui il valore stimato è di 6,3 miliardi, con frutta e verdura che pesano per 1,9 miliardi e bevande alcoliche (vino, birra e superalcolici) per 1,2 miliardi.
Impatto economico sui vari stati
Tra i prodotti in lista, il bourbon spicca per la sua rilevanza, alimentando discussioni accese tra gli Stati membri dell’Unione Europea riguardo all’impatto economico di questi dazi su economie come quelle di Francia e Irlanda. È curioso notare come il pacchetto colpisca anche prodotti provenienti da stati a maggioranza repubblicana, come la soia della Louisiana, la carne bovina e il pollame, cruciali per economie come quelle del Nebraska e del Kansas. Anche i prodotti in legno, vitali per stati come Georgia, Virginia e Alabama, non sono stati risparmiati. Il colosso dell’industria aeronautica, Boeing, figura nell’elenco, ma i prodotti militari rimangono esclusi dai dazi.
Per quanto riguarda le esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti, il valore totale degli scambi colpiti dalle restrizioni si aggira intorno ai 94,4 milioni di euro. Di questi, 63,8 milioni riguardano le esportazioni di cascami e rottami ferrosi, mentre circa 30,6 milioni riguardano rottami di alluminio. Ora, la lista dei prodotti colpiti sarà sottoposta a un parere di tutti gli Stati membri all’interno del comitato per le Barriere commerciali, in un processo di comitologia che porterà all’approvazione definitiva. Che ne pensi? L’economia globale è davvero così interconnessa come sembra, o ci sono più insidie di quanto immaginiamo?