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Crisi in Bolivia: impatti economici e politici in vista delle elezioni

La Bolivia si trova attualmente in un momento di crisi senza precedenti, sia dal punto di vista politico che economico, a meno di tre mesi dalle elezioni presidenziali. Recentemente, il governo ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di posticipare la pubblicazione di un documento sulla situazione finanziaria del paese, ma alcune informazioni sono già trapelate sui social media. Questo rapporto mette in luce una situazione caratterizzata da alta inflazione, carenza di dollari statunitensi che ostacola il commercio e mancanza di carburante, con lunghe code per i camionisti presso le stazioni di servizio.

Il contesto politico attuale

Il panorama politico in Bolivia è estremamente frammentato. Il Movimento per il Socialismo (MAS), partito al governo, appare diviso in diverse fazioni che sostengono rispettivamente l’ex presidente Evo Morales, l’attuale presidente Luis Arce e Andrónico Rodríguez, il quale ha deciso di candidarsi con un nuovo partito, Alianza Popolare. Le forze di destra, invece, non sono riuscite a unirsi dietro un candidato comune, e le prossime elezioni vedranno la competizione tra ben nove candidati che rappresentano diverse correnti politiche. La tensione aumenta con la crescente richiesta di supporto per la candidatura di Morales, nonostante la Costituzione impedisca il suo terzo mandato.

Le manifestazioni e la reazione della polizia

Le manifestazioni a sostegno di Morales da parte dei coltivatori di coca hanno portato a scontri con la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni a seguito di lanci di pietre da parte dei manifestanti. Nonostante le tensioni, il supporto per Morales rimane forte in alcune aree, come evidenziato dagli attacchi contro la stampa, inclusi episodi che hanno coinvolto un reporter cinese.

L’economia boliviana in crisi

La crisi economica in Bolivia ha radici profonde, risalenti alla fine del boom delle commodities che aveva caratterizzato gli anni dal 2002 al 2014. Durante il primo mandato di Evo Morales (2006-2019), il paese aveva visto un’espansione economica grazie all’alto prezzo delle materie prime. Tuttavia, il calo dei prezzi delle commodities e una diminuzione degli investimenti esteri hanno portato a una significativa contrazione economica. Dal 2014 al 2024, le entrate petrolifere sono diminuite drasticamente, passando da 5,491 miliardi di dollari a 1,635 miliardi, mentre la produzione di gas è stata quasi dimezzata.

Le richieste del FMI e le misure fiscali necessarie

Il rapporto dell’FMI evidenzia la necessità di urgenti aggiustamenti fiscali, inclusa una devalutazione iniziale del tasso di cambio per ripristinare la stabilità. Le misure attuali, come i controlli sui prezzi e i sussidi sul carburante, sono considerate insostenibili, costringendo il governo a rivedere il modello economico populista del MAS. Nel frattempo, la povertà continua a crescere nel paese, con l’inflazione prevista al 15,8% entro il 2025, ben oltre le stime governative.

I dati preoccupanti sull’inflazione

I dati recenti mostrano un aumento vertiginoso dei prezzi, con un’inflazione annua che ha raggiunto il 22,6% a marzo. I costi dei beni alimentari sono aumentati drasticamente: il pollo è aumentato del 9,45%, il manzo del 4,45%, pomodori e cipolle hanno visto incrementi ancora più significativi. Questa situazione colpisce in particolare le famiglie della classe lavoratrice e i contadini, che si trovano a fare i conti con un aumento insostenibile del costo della vita.

Il deficit e l’impatto sul debito pubblico

Il deficit fiscale è ora finanziato in gran parte attraverso prestiti dalla Banca Centrale, che sta esaurendo le riserve internazionali, previste per esaurirsi entro la fine del 2023. Inoltre, l’economia boliviana sta affrontando un deficit della bilancia corrente del 5% del PIL, complicato da un calo delle esportazioni di gas e da un aumento delle importazioni di carburante.

Il futuro politico: tensioni in vista delle elezioni

Con le elezioni in arrivo, il MAS si è frammentato in tre tendenze, mentre i candidati di destra sembrano condividere posizioni estremamente conservatrici. La situazione è delicata, e qualsiasi candidato, che sia Morales o un altro, dovrà affrontare le pressioni interne ed esterne, inclusi i vincoli imposti dal FMI. La rivalità tra Arce e Morales all’interno del partito complica ulteriormente la situazione, con il governo che cerca di mantenere il controllo in un contesto di crescente discontento popolare.

Le sfide per il futuro

Indipendentemente da chi vincerà le prossime elezioni, il peso della crisi economica ricadrà sulle spalle della classe lavoratrice e dei contadini. Anche se Morales dovesse ottenere la vittoria, le sue politiche sarebbero comunque influenzate dalle richieste del FMI. Il futuro della Bolivia rimane incerto, con sfide enormi da affrontare e una crescente pressione dall’estero, in un contesto di dominanza economica delle potenze imperialiste.

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