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Difficoltà economiche per la Nicla srl di Profumo: un bilancio in rosso

La Nicla srl, l’azienda vitivinicola fondata da Alessandro Profumo e dalla moglie Sabina Ratti, si trova ad affrontare un momento difficile. Con un significativo calo dei ricavi e un bilancio in rosso, la situazione per questa storica realtà del Piacentino, che affonda le radici nel 1558, si fa sempre più critica. Ma cosa significa davvero per un’azienda con una tradizione così lunga trovarsi in questa condizione?

Il declino dei ricavi e la perdita netta

Nel 2024, la Nicla srl ha registrato un crollo dei ricavi, scesi da 744mila euro a 664mila euro rispetto all’anno precedente. Questo trend negativo ha portato a una perdita netta che ha superato 1,2 milioni di euro, un incremento notevole rispetto agli 854mila euro del bilancio precedente. Per far fronte a questo passivo, l’azienda ha dovuto attingere dalle riserve straordinarie, ma la situazione rimane allarmante per gli attuali azionisti e per il futuro dell’azienda. Come si può invertire questa rotta?

Alessandro Profumo, noto ex manager e banchiere, possiede il 50% della Nicla srl insieme alla moglie. Fondata nel 2011, l’azienda ha come asset principale il 90% della Mossi Aziende Agricole Vitivinicole srl, un’impresa con una lunga tradizione nel settore vitivinicolo. Tuttavia, i risultati recenti sollevano interrogativi sul modello di business e sulla gestione dell’azienda. È davvero il momento di rivedere le strategie?

Dettagli finanziari e struttura aziendale

La Mossi Aziende Agricole Vitivinicole srl, con sede ad Albareto nel comune di Ziano Piacentino, presenta un attivo di 19,4 milioni di euro e un patrimonio netto di 5,2 milioni. Tuttavia, i debiti ammontano a 14,1 milioni di euro, inclusi due mutui con la Banca di Piacenza. La gestione dell’azienda è affidata alla Ratti, mentre il figlio Marco ricopre il ruolo di amministratore delegato e detiene il restante 10% del capitale. Una struttura solida, ma sufficiente a garantire un futuro luminoso?

Il consiglio d’amministrazione, che include anche Profumo, riceve un emolumento annuo totale di 60mila euro. Le attuali difficoltà economiche pongono un serio interrogativo sulla sostenibilità di tali compensi in un momento in cui l’azienda sta lottando per la propria sopravvivenza finanziaria. È giusto mantenere queste retribuzioni in un contesto così critico?

Le prospettive future e le sfide del settore

La situazione economica della Nicla srl non è un caso isolato, ma piuttosto una riflessione delle sfide più ampie che il settore vitivinicolo sta affrontando, specialmente in un contesto di crescente competitività e cambiamento delle preferenze dei consumatori. Adattarsi e innovare è diventato fondamentale per le aziende vinicole, e la Nicla srl dovrà intraprendere cambiamenti strategici decisivi per recuperare terreno e riconquistare la fiducia degli investitori. Come si può affrontare questa sfida?

In conclusione, la Nicla srl rappresenta un esempio emblematico delle difficoltà che possono colpire anche le aziende con una lunga tradizione alle spalle. La gestione delle difficoltà finanziarie e le scelte future saranno cruciali per il destino di questa storica realtà del Piacentino. Riuscirà a risollevarsi e a tornare a brillare nel panorama vitivinicolo italiano?

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