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Dinamiche del mercato immobiliare italiano nel terzo trimestre del 2025

Il terzo trimestre del 2025 ha portato alla luce interessanti dinamiche nel settore immobiliare italiano, con un quadro che continua a evolversi. Le informazioni raccolte dall’Osservatorio trimestrale del mercato residenziale, realizzato da Immobiliare.it Insights, evidenziano un contrasto significativo tra il settore delle vendite e quello delle locazioni.

Trend nel mercato delle vendite

Le compravendite di immobili hanno mostrato un incremento della domanda del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa ripresa è attribuibile a una maggiore fiducia degli acquirenti, accompagnata da condizioni creditizie più favorevoli e da una stabilità economica in crescita. I dati suggeriscono che il mercato sta mostrando segni di una ripresa solida dopo un lungo periodo di incertezze.

Analisi regionale delle vendite

Esaminando le varie regioni, le isole si distinguono per un significativo aumento della domanda, con un +15,3%. Al contrario, il Nord-Est ha registrato un incremento più contenuto, attestandosi al +10,8%. Nello stesso periodo, i prezzi hanno subito un aumento del 4,6% proprio nel Nord-Est, mentre al Sud e nelle Isole si è registrata una stabilità quasi totale.

Pressione nel mercato degli affitti

Contrariamente al trend delle vendite, il mercato degli affitti ha subìto una contrazione della domanda, scendendo del 16,5% nel confronto annuale. Questo rappresenta una battuta d’arresto dopo il periodo di boom post-pandemia. Una delle cause principali di questa situazione è l’aumento dei canoni che non riesce a tenere il passo con i salari, creando tensioni soprattutto nelle aree urbane più grandi.

Fluttuazioni dei prezzi degli affitti

In termini di prezzi, il settore degli affitti ha visto un incremento del 6%, evidenziando un notevole scarto rispetto alla crescita del 2,6% nelle vendite. Le regioni centrali hanno registrato un incremento di oltre il 10%, mentre il Nord-Ovest e le isole hanno visto aumenti più contenuti, rispettivamente del 4,6% e 4,2%. La Valle d’Aosta si conferma la regione più costosa per gli affitti, con canoni che superano i 22 euro/mq.

Confronto tra grandi e piccoli centri

Un aspetto interessante da analizzare è il comportamento differenziato tra grandi e piccoli centri. Nelle grandi città, la pressione di domanda per gli affitti è calata drasticamente del 26,4%, mentre nelle piccole città la diminuzione è stata del 8,8%. In controtendenza, i prezzi degli affitti sono aumentati di più nelle piccole città, con un +5%, rispetto al +3,7% nelle grandi.

Offerta immobiliare in crescita

Il periodo ha visto anche un significativo aumento dell’offerta di immobili, che è cresciuta in doppia cifra in tutte le aree. Le grandi città hanno registrato un incremento vicino al 40%, mentre le piccole città hanno visto un aumento oltre il 20%. In particolare, il Nord-Est ha mostrato il maggior aumento dello stock immobiliare, con un +36,6% nell’ultimo anno.

In conclusione, il mercato immobiliare italiano presenta un quadro complesso e variegato. Mentre il settore delle vendite mostra segni di ripresa, il mercato degli affitti affronta sfide significative. Queste dinamiche suggeriscono l’importanza di monitorare attentamente le tendenze future per comprendere meglio le interazioni tra domanda e offerta in un contesto economico in continua evoluzione.

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