I bonus sociali sono un’importante misura di sostegno per le famiglie che si trovano in difficoltà economica. Queste agevolazioni tariffarie permettono di ridurre il costo delle utenze domestiche, come elettricità, gas, acqua e, a partire dal prossimo anno, anche la tassa sui rifiuti (Ta.Ri). Ma quali sono i requisiti per accedere a questi bonus? E come si attivano? Scopriamolo insieme in questo articolo che esplora anche le ultime novità legislative.
Chi ha diritto ai bonus sociali?
Secondo le indicazioni fornite da Arera, i bonus sociali sono accessibili a tutti i clienti domestici appartenenti a nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.530 euro per le famiglie con un massimo di tre figli a carico. Ma attenzione: per le famiglie numerose, quelle con almeno quattro figli a carico, la soglia ISEE sale a 25.000 euro. È interessante notare che i bonus sono cumulabili e possono essere richiesti sia da chi ha contratti di fornitura individuale sia da chi vive in condomini con impianti centralizzati.
Per attivare il bonus, è necessario presentare annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che permette di ottenere un’attestazione ISEE valida. E se cambi venditore? Niente paura! I beneficiari possono mantenere il diritto ai bonus, a condizione che la fornitura sia intestata a un membro del nucleo familiare indicato nella DSU. Ricorda che le forniture devono essere per uso domestico e attive. Per quanto riguarda il gas, è necessario che la fornitura sia destinata al riscaldamento, alla cottura o alla produzione di acqua calda sanitaria.
Procedura di attivazione e bonus condominiali
Quando si parla di forniture condominiali, è fondamentale ottenere il riconoscimento dei bonus. Ad esempio, per ottenere il bonus sociale sul gas, il cittadino deve inviare il codice PDR (Punto di Riconsegna) del condominio. Solo in questo modo il Sistema Informativo Integrato (SII) potrà verificare la situazione. Se tutto va bene, riceverai una comunicazione che ti informa di poter ritirare il bonifico presso un ufficio postale.
Per il bonus sociale idrico, invece, il gestore deve essere accreditato al SII. Se le verifiche di ammissibilità sono favorevoli, il bonus sarà erogato direttamente entro 60 giorni dalla ricezione dei dati. Il pagamento avviene tramite un assegno o un’altra modalità extra-bolletta, intestato al soggetto dichiarato nella DSU. Ma hai mai pensato a quanto potrebbe aiutarti un semplice passo come questo?
Bonus per disagio fisico e contributo straordinario
Non dimentichiamo che oltre ai bonus economici, ci sono anche agevolazioni per il disagio fisico, destinate alle famiglie con un membro che necessita di apparecchiature elettromedicali. Per ottenere questo bonus, è necessario presentare una domanda corredata da un certificato della Asl, rivolta ai Comuni o ai CAF abilitati. L’importo del contributo può variare da 168 a 544 euro annui, a seconda della potenza contrattuale e dell’uso delle apparecchiature salvavita.
Infine, il contributo straordinario sulle bollette, introdotto dal decreto-legge n. 19/2025, prevede uno sconto una tantum di 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Questo contributo è cumulabile con il bonus sociale per chi ha un ISEE fino a 9.530 euro o fino a 20.000 euro per le famiglie numerose. Per ricevere il contributo, è fondamentale presentare la DSU. I clienti già in possesso del bonus sociale saranno i primi a ricevere questo aiuto, mentre gli altri dovranno attendere l’erogazione a partire da luglio.
Per garantire la massima trasparenza, Arera ha stabilito che gli operatori devono informare i clienti riguardo all’importo del contributo e ai requisiti necessari, sia sul proprio sito web che in bolletta. Insomma, c’è molto da scoprire e da fare per approfittare al meglio di queste opportunità!