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Investimenti in Europa, criptomonete protagoniste: i numeri principali del settore

Il settore degli investimenti in Europa viene influenzato pesantemente dal mercato delle criptovalute. Come sempre, ci pensano i dati a chiarire la situazione. Tra il 2015 e il 2024, ad esempio, l’80% degli investitori retail europei ha investito almeno una volta in criptovalute. Si tratta quindi del segno evidente di un cambiamento sostanziale nelle abitudini finanziarie, che deve essere approfondito.

Investimenti in Europa: i numeri delle cripto

Attualmente un investitore retail su sette in Europa possiede delle criptovalute nel proprio portafoglio, come si può leggere in questo studio di BTS e Zed Consulting. Il 12% ha dichiarato l’intenzione di acquistarle in futuro, evidenziando una crescita potenziale interessante. Di contro la quota maggiore, pari al 67%, non possiede criptovalute né ha intenzione di investirvi: ciò segnala una certa diffidenza, ma anche la possibilità di espandere di molto il mercato, nel caso in futuro questi investitori dovessero cambiare idea.

Il patrimonio disponibile risulta un fattore clou nelle decisioni d’investimento. Molti degli investitori con disponibilità inferiori ai 100.000 euro hanno già investito in crypto, o prevedono di farlo. Tra chi possiede patrimoni superiori ai 250.000 euro, invece, la volontà di investire in criptovalute si riduce sensibilmente. Analizzando questa situazione, emerge tale sensazione: chi ha più risorse preferisce utilizzare le cripto per diversificare il proprio portafoglio, mentre chi ha meno risorse tende a puntare maggiormente su questi asset, per via del loro potenziale.

Cambia la percezione relativa alle criptomonete

La percezione delle criptovalute come asset ha subito a sua volta una decisa evoluzione. Il 33% degli investitori retail considera le cripto una classe d’investimento a sé stante, dotata di caratteristiche uniche. Inoltre, solo il 15% ritiene che Bitcoin sia l’unica criptovaluta realmente rilevante: in altre parole, si segnala una maggiore apertura verso le soluzioni alternative al Bitcoin, come nel caso di chi sceglie di comprare XRP o altre crypto come Shiba Inu ed Ethereum. Nel 29% dei casi, difatti, gli investitori retail prediligono la diversificazione dei propri asset in crypto: una strategia eccellente per ridurre i potenziali rischi.

Cambiano anche le motivazioni che spingono verso le cripto. Solamente il 31% degli investitori europei le impiega con delle finalità puramente speculative, mentre il 43% adotta una logica di investimento strategico. Questo comportamento riflette un approccio maggiormente votato alla pianificazione: le criptovalute non sono più inquadrate solo come opportunità a breve termine, ma come strumenti da integrare in un piano finanziario più ampio. Inoltre, il 35% degli investitori le utilizza principalmente come mezzo per diversificare il portafoglio.

Le cripto consolidano la propria posizione

L’analisi dei dati complessivi mostra quindi come il settore delle criptovalute in Europa stia conquistando una posizione rilevante, all’interno del panorama degli investimenti retail. La partecipazione rimane tuttavia segmentata in base al livello del patrimonio e alla propensione al rischio. Gli investitori più giovani o con capitali inferiori tendono ad essere maggiormente interessati alle criptovalute, viste come un’opportunità preziosa per il proprio portafoglio. I soggetti con una maggiore disponibilità finanziaria, invece, includono le cripto nei propri asset in modo più selettivo. In ogni caso, le criptomonete non sono più un semplice strumento per la speculazione.

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