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La Borsa di Londra in crisi: il calo delle IPO e le nuove sfide

La Borsa di Londra sta attraversando un momento di crisi nel mercato delle IPO, e i segnali sono preoccupanti. Negli ultimi sei mesi del 2025, soltanto cinque nuove quotazioni hanno raccolto 160 milioni di sterline, il dato più basso dal 1995. Questo calo drammatico solleva interrogativi sull’attrattiva del Regno Unito come centro per il capitale globale, mettendo in discussione la reputazione della City come hub finanziario di riferimento. Cosa sta succedendo realmente alla Borsa di Londra?

Dettagli sul crollo delle IPO

Stando a quanto riportato da Dealogic, i proventi delle IPO nel Regno Unito sono crollati a 100 milioni di sterline nel primo trimestre del 2025, rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il collocamento più significativo di quest’anno è stato quello di MHA, una società di servizi, che ad aprile ha raccolto 98 milioni di sterline. Questi dati evidenziano un trend allarmante: anche dopo la crisi del 2008, la Borsa di Londra aveva registrato solo due IPO che avevano raccolto 222 milioni di sterline nella prima metà del 2009. Oggi, assistiamo a un ripensamento generale da parte delle aziende riguardo ai loro piani di quotazione. Come mai questo cambiamento di rotta?

Le aziende abbandonano Londra

Il mercato londinese sembra perdere il suo appeal. Aziende di calibro internazionale, come la cinese Shein, stanno pianificando IPO a Hong Kong, abbandonando i progetti di quotazione a Londra. Non è un caso isolato: anche Cobalt Holdings, sostenuta da Glencore, ha confermato che non intende più quotarsi a Londra. Ma non finisce qui. Wise, un gigante della tecnologia finanziaria, ha deciso di trasferire la sua quotazione a New York, mentre AstraZeneca, uno dei leader del FTSE 100, sta considerando di seguire le stesse orme. Questo fa riflettere: Londra sta perdendo la competitività? Quali sono le cause di questo esodo?

Le reazioni del governo britannico

La reazione del governo è stata tempestiva. Il Primo Ministro Keir Starmer ha promesso un piano dettagliato per rilanciare i mercati dei capitali britannici. Le lacrime della cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, durante una sessione alla Camera dei Comuni, hanno messo in luce la gravità della situazione. L’Autorità Finanziaria del Regno Unito ha introdotto riforme per semplificare il processo di quotazione, sperando di attrarre nuovamente investitori. Ma sarà sufficiente? Il divario tra i mercati statunitensi e britannici è già evidente. Negli Stati Uniti, si sono registrate 156 IPO nei primi sei mesi del 2025, che hanno raccolto complessivamente 28,3 miliardi di dollari. La Borsa di Londra, con numeri così bassi, sembra lontana dalla competitività internazionale. Cosa ne pensi di questa situazione? È possibile un recupero per Londra, o il futuro è già segnato?

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