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Le arterie ostruite della finanza

“FORSE non avete capito cosa sta succedendo. Qui il problema non è Wall Street che perde il 4%. Qui siamo a un passo dal collasso totale dei mercati, dalla crisi del sistema finanziario globale, non si può escludere nulla. Nemmeno che da un momento all’altro si decida la chiusura delle principali Borse mondiali…”.
Così inizia l’intervista rilasciata da un noto trader milanese ad un quotidiano, la riflessione è allarmante e merita attenzione.
La disamina del trader è reale, c’è effettivamente un rischio di collasso della finanza mondiale, ma il panico non aiuta nella soluzione del problema e allora è importante rilevare, proprio in un momento così difficile, che uscire dalla crisi è possibile, posti alcuni ineliminabili correttivi al sistema:

1. gli Stati devono intervenire in prima linea con incentivi alle imprese, politiche finalizzate all’aumento dei salari, utilizzazione degli ammortizzatori sociali;

2. gli stati devono altresì riscrivere almeno parte delle regole del diritto finanziario, che come abbiamo visto nei post precedenti, utilizza quotidianamente strumenti come i derivati per fare sostanzialmente gioco d’azzardo.

Questi interventi che d’altronde i vari Stati già stanno mettendo in pratica possono costituire un significativo contrasto alla crisi e smentire, come tutti noi ci auguriamo, le parole del trader milanese.

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