Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha appena reso noti i risultati finanziari del primo semestre del 2025, e le cifre sono in parte sorprendenti. Un utile netto di 892 milioni di euro segna una diminuzione del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma non tutto è negativo: nel secondo trimestre, l’utile ha mostrato un segnale di ripresa, salendo a 479 milioni di euro. Cosa significa tutto questo per il futuro della banca?
Analisi dei risultati finanziari
Scendendo nei dettagli, MPS ha riportato ricavi complessivi di 2.054 milioni di euro, con un incremento dell’1,1% rispetto al primo semestre del 2024. Tuttavia, il margine di interesse ha subito una flessione, attestandosi a 1.094 milioni di euro, -6,7% rispetto all’anno scorso. Ma non tutto è negativo: le commissioni nette sono in crescita, raggiungendo 803 milioni di euro (+9,1%). Questo contrasto nei numeri ci fa riflettere: la banca sta cambiando rotta?
Un dato che colpisce è l’andamento dei dividendi e degli utili delle partecipazioni, che hanno toccato i 42 milioni di euro, con un incremento di 1,4 milioni rispetto allo scorso anno. Questo aumento è stato in parte sostenuto da un’ottimizzazione della gestione fiscale, portando a un incremento delle imposte sul reddito di periodo di 36 milioni di euro. Al netto delle partite non ricorrenti, l’utile di 892 milioni di euro risulta aumentato del 21,4% rispetto al 2024. È chiaro che MPS sta cercando di rafforzare la propria posizione sul mercato.
Raccolta e finanziamenti
Al 30 giugno 2025, i volumi di raccolta complessiva del gruppo hanno raggiunto 200,4 miliardi di euro, con un aumento di 2,2 miliardi rispetto a marzo. L’analisi evidenzia una crescita della raccolta indiretta, mentre la raccolta diretta rimane sostanzialmente stabile. Ma come si stanno muovendo i finanziamenti alla clientela? Il Gruppo ha registrato un incremento a 80,5 miliardi di euro, grazie principalmente alla crescita dei mutui (+1,1 miliardi) e degli altri finanziamenti (+0,6 miliardi).
Rispetto a dicembre 2024, l’aggregato è aumentato di 3,2 miliardi, principalmente per lo sviluppo dei mutui. La stabilità dei conti correnti e i crediti deteriorati, con una leggera flessione dei crediti in sofferenza, ci fanno pensare che la banca stia navigando un mare agitatissimo con una certa abilità. Sarà interessante osservare come questi trend evolveranno nei prossimi mesi.
Strategia di crescita e operazioni future
MPS ha annunciato l’adesione all’Ops su Mediobanca, avviata il 14 luglio e che terminerà l’8 settembre. L’obiettivo? Creare una nuova forza competitiva nel settore bancario, puntando sulla generazione di valore sostenibile per azionisti e stakeholder. Luigi Lovaglio, AD di MPS, sottolinea la necessità di costruire uno stato patrimoniale solido per garantire opportunità future. Ma quali saranno le reali conseguenze di questa operazione?
Durante la conference call con gli analisti, Lovaglio ha messo in evidenza la capacità della banca di garantire una crescita sostenuta e una redditività chiara, sottolineando l’importanza di questi risultati per clienti, dipendenti e azionisti. MPS si mostra determinata nel suo impegno su Mediobanca, con la convinzione che la creazione di valore sarà apprezzata anche dagli azionisti dell’altra istituzione. Siamo di fronte a un cambiamento epocale nel panorama bancario italiano?