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Novità sulle pensioni italiane: Cosa Aspettarsi dal 2026

Il sistema pensionistico italiano è in continua evoluzione. Le modifiche previste per il 2026 introducono novità significative. Tra gli aspetti più rilevanti vi sono gli aumenti delle maggiorazioni sociali e i cambiamenti nell’età pensionabile, che influenzeranno milioni di cittadini.

Aumenti delle pensioni e maggiorazioni sociali

Dal gennaio 2026, i pensionati appartenenti a specifiche categorie, come i pensionati previdenziali e assistenziali, gli invalidi civili totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, riceveranno un incremento di 12 euro lordi al mese. Questo si aggiunge agli 8 euro già previsti per il 2025, portando l’aumento totale a 20 euro al mese, corrispondenti a circa 260 euro all’anno. Questa misura è destinata a circa 1,1 milioni di persone in difficoltà economica, con un costo stimato di 295 milioni di euro annui a partire dal 2027.

Dettagli sulle categorie interessate

Le nuove misure saranno particolarmente utili per le categorie più vulnerabili, spesso caratterizzate da un reddito limitato. L’aumento delle pensioni minime rappresenta un passo importante verso una maggiore equità sociale, garantendo un sostegno a chi ne ha maggior bisogno.

Cambiamenti nell’età pensionabile

Oltre agli aumenti, il 2026 segnerà modifiche significative riguardo all’età di accesso alla pensione. Nel 2027, l’età pensionabile sarà fissata a 67 anni e 1 mese, con l’obbligo di aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Questo cambiamento rappresenta un incremento di un mese rispetto all’anno precedente. A partire dal 2028, l’età salirà ulteriormente a 67 anni e 3 mesi.

Pensione anticipata: nuove regole

In merito alla pensione anticipata, a partire dal 2027, sarà necessario un periodo di 42 anni e 11 mesi di contribuzione per gli uomini e di 41 anni e 11 mesi per le donne. Questo schema rimarrà in vigore fino al 2028, anno in cui il requisito per gli uomini aumenterà a 43 anni e 1 mese. Tuttavia, i lavoratori impiegati in attività gravose o usuranti saranno esentati da tali incrementi.

Opzioni di pensionamento flessibile

La legislazione attuale prevede anche la proroga di misure come il bonus Maroni, che consente ai dipendenti di rimanere attivi anche dopo aver raggiunto i requisiti per la pensione anticipata. Questo bonus permette di accreditare il contributo previdenziale direttamente in busta paga, aumentando così il reddito netto del lavoratore.

Accesso anticipato con ape sociale

Rimangono attive le possibilità di uscita anticipata tramite ape sociale, strumento che consente a disoccupati, invalidi, caregiver e lavoratori in difficoltà di accedere alla pensione in anticipo. Si stima un volume di circa 24.000 richieste di accesso nel 2026. Al contrario, altre forme di uscita flessibile, come Quota 103 e Opzione Donna, non saranno più disponibili.

Il 2026 si preannuncia come un anno cruciale per il sistema pensionistico italiano, con misure mirate a sostenere le categorie più vulnerabili e a garantire una maggiore flessibilità per i lavoratori. Attraverso questi cambiamenti, il governo intende rispondere alle esigenze di una popolazione in evoluzione, cercando un equilibrio tra sostenibilità e equità sociale.

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