Piazza Affari ha registrato un andamento positivo, con l’indice Ftse Mib che è salito dello 0,7% a 42.013,81 punti. Questo incremento è avvenuto in un contesto europeo caratterizzato da incertezze politiche, soprattutto legate alla sfiducia nei confronti del governo di François Bayrou. Il settore bancario ha giocato un ruolo fondamentale in questa risalita, con titoli come MPS e Mediobanca che hanno evidenziato guadagni significativi.
Performance del settore bancario
Nel dettaglio, MPS ha visto un aumento del 4,57%, mentre Mediobanca ha guadagnato 4,41%. La chiusura dell’offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di MPS, che ha raggiunto il 62,29% del capitale, ha superato la soglia del 50% necessaria per ottenere il controllo della società, un passo cruciale per la governance di Piazzetta Cuccia. Anche altri titoli bancari hanno mostrato performance positive: Banco Bpm è salito del 1,97%, Banca Mediolanum del 0,47%, Unicredit ha guadagnato 0,99% e Intesa ha chiuso a 0,41%.
Andamento generale del mercato
Oltre al comparto bancario, anche altri titoli hanno contribuito alla crescita del mercato. Prysmian ha registrato un incremento dello 0,70%, seguito da Brunello Cucinelli con 1,69%, Stellantis e Azimut entrambe a 0,64%. Nel settore energetico, Eni è aumentata dello 0,84% e Enel ha chiuso a 0,15%. Tuttavia, non tutti i titoli hanno avuto esiti positivi: Leonardo ha perso 1,24%, seguito da Campari e Diasorin.
Situazione valutaria e obbligazionaria
Analizzando il mercato valutario, l’euro si è mantenuto stabile, oscillando leggermente sopra 1,17 dollari in attesa della riunione del direttivo della BCE, prevista per giovedì. Non ci si attende variazioni sui tassi di interesse. L’euro attualmente scambia a 1,1772 dollari (+0,08%) e a 173,07 yen (-0,25%). Nel frattempo, l’indice del dollaro ha trovato stabilità a 97,4, mantenendosi vicino ai minimi degli ultimi sette settimane, in risposta a timori riguardo al mercato del lavoro, che alimentano le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi si è aperto a 85 punti, in leggera diminuzione rispetto agli 86 della chiusura precedente. Il tasso è attualmente al 3,5%, con il rendimento dell’Oat francese stabile al 3,4%, evidenziando il differenziale tra l’Oat e il Bund salito a 75 punti dopo la caduta del governo di François Bayrou.