Menu
in

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti blocca il progetto

Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina continua a suscitare dibattiti e controversie. Recentemente, la Corte dei Conti ha espresso il suo parere negativo riguardo al terzo atto aggiuntivo della convenzione stipulata tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società Stretto di Messina. Questo sviluppo segna un ulteriore passo indietro per un’infrastruttura che rappresenta un sogno per molti, ma anche un punto di frizione politico ed economico.

Il parere della Corte dei Conti

La magistratura contabile ha ufficialmente comunicato che il decreto del 1 agosto 2025, numero 190, non riceverà il visto di legittimità. Questo decreto era parte della strategia del governo per accelerare i lavori del ponte, in accordo con le disposizioni urgenti approvate a marzo del 2025. La decisione è stata presa al termine di una Camera di consiglio che ha esaminato la questione con attenzione.

Dettagli sulla delibera

Nella nota rilasciata dalla Corte dei Conti, si specifica che le motivazioni per il diniego saranno redatte e comunicate entro trenta giorni. Questo periodo di attesa solleva interrogativi riguardo ai punti critici sollevati dalla magistratura contabile. Il governo, in particolare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha già dichiarato di essere al lavoro per affrontare le perplessità emerse.

Le reazioni politiche

Il ministro Salvini ha commentato la decisione affermando che non è stata una sorpresa. Secondo lui, il rifiuto da parte della Corte era prevedibile, considerando il primo stop ricevuto in precedenza. Nonostante i contraccolpi, il ministro si è mostrato fiducioso e determinato a mettere a punto una strategia per risolvere la situazione.

Implicazioni per il progetto

Il terzo atto aggiuntivo, bocciato dalla Corte, è collegato direttamente alla delibera del Cipess che aveva approvato il progetto esecutivo del ponte. Questo legame fa sorgere interrogativi sulla capacità del governo di portare avanti il progetto in tempi rapidi. La situazione attuale costringe l’esecutivo a rivedere i propri piani e a rispondere in modo dettagliato alle osservazioni della Corte.

Conclusioni e prospettive future

Il futuro del ponte sullo Stretto di Messina appare incerto. La combinazione di ostacoli burocratici e resistenze politiche potrebbe ritardare ulteriormente l’inizio dei lavori. Tuttavia, il governo italiano, forte della sua determinazione, potrebbe cercare di superare questi ostacoli, potenzialmente rivedendo gli aspetti normativi e finanziari legati al progetto. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi e se il sogno del ponte diventerà finalmente realtà.

Exit mobile version