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Rimini: Truffa da 560.000 Euro in Criptovalute ai Danni di un’Imprenditrice

La storia di un’imprenditrice di 61 anni, originaria di San Marino, si trasforma in un incubo finanziario. Dopo aver deciso di investire in criptovalute, la donna è stata coinvolta in una truffa che le ha causato una perdita di oltre 560 mila euro. Questa vicenda ha attirato l’attenzione delle autorità e mette in luce i pericoli legati agli investimenti in strumenti finanziari non regolamentati.

Il meccanismo della truffa

Secondo le indagini condotte dalla Procura di Rimini, tre donne sono accusate di aver orchestrato un sistema di frode. Le indagate, una 56enne di Tavullia, una 57enne di Cattolica e una 71enne di San Mauro Pascoli, avrebbero convinto l’imprenditrice a trasferire i suoi risparmi a una società con sede nelle isole di St Vincent e Grenadine, promettendo rendimenti stratosferici. Le somme sono state versate in due tranche, tra aprile e giugno, ma i fondi sono poi svaniti nel nulla.

Il ruolo delle indagate

La strategia delle truffatrici si è basata su una falsificazione della fiducia. La 56enne si è presentata come funzionaria di una società caraibica, mentre le altre due hanno recitato il ruolo di clienti soddisfatte, affermando di aver già ottenuto profitti significativi. Questo approccio ha indotto l’imprenditrice a credere nella legittimità dell’investimento, portandola a versare un capitale ingente.

Le conseguenze legali

La denuncia dell’imprenditrice ha attivato un’indagine da parte della Guardia di Finanza. Le accuse mosse contro le tre donne includono truffa aggravata e esercizio abusivo di attività finanziaria. Nonostante le indagate si dichiarino estranee ai fatti, il PM Luca Bertuzzi ha già richiesto il rinvio a giudizio, fissando un’udienza per il 12 febbraio. Le avvocate difensori delle indagate intendono contrastare l’accusa in modo deciso.

La raccolta delle prove

Le indagini hanno rivelato che la promessa di rendimenti superiori al 500% ha attirato la vittima, la quale ha seguito tutte le indicazioni per completare il trasferimento dei fondi. Tuttavia, i soldi sono stati indirizzati verso piattaforme web non autorizzate a operare in Italia, rendendo l’operazione ancora più rischiosa. È emerso che potrebbero esserci altre vittime coinvolte in situazioni analoghe, con le indagate che avrebbero dichiarato di essere state a loro volta raggirate.

Riflessioni sulla sicurezza finanziaria

Questa vicenda mette in evidenza l’importanza di una cultura della sicurezza finanziaria e la necessità di vigilare attentamente sugli investimenti. Le criptovalute, pur offrendo opportunità di guadagno, rappresentano anche un terreno fertile per frodi e speculazioni. Gli investitori devono essere consapevoli dei rischi e fare ricerche approfondite prima di impegnare i propri risparmi. La storia di questa imprenditrice serve da monito per chiunque desideri avventurarsi nel mondo delle criptovalute e degli investimenti online.

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