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Altri vip nella rete del fisco

Il Fisco riapre la battaglia contro tutti quei vip che, per usuffruire di un livello più basso di tassazione,decidono di spostare la propria residenza all’estero. Dopo i casi di Valentino Rossi e di Ornella Muti, per citarne solo alcuni, questa volta nel mirino sono finiti lo stilista Valentino Garavani e i cantanti Umberto Tozzi e Little Tony.
I tre si sono, infatti, visti recapitare una cartella esattoriale da molti zero, proprio perchè il Fisco ha considerato più che sospetto lo spostamento della residenza all’estero.
Per il primo, si parla di un ammontare di circa 55 milioni di euro contestato, in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia delle Finanze del Lazio che avrebbe giudicato molto sospetta la residenza dello stilista a Londra.

Garavani si sarebbe così visto recapitare una multa di 33 milioni tra imposte, sanzioni e interessi dovuti, mentre 22 milioni sarebbe la somma chiesta dall’Agenzia al suo socio, Giancarlo Giammetti, per lo stesso reato di “residenza fittizzia”.
I due non sono rimasti a guardare e dal loro ufficio di Londra rispondono che, dopo la cessione, circa dieci anni fa, della loro Maison, avevano trasferito sia la propria residenza che i propri interessi a Londra e che un controllo, in passato, era già stato effettuato, e tutto era risultato regolare.
Non va meglio per Umberto Tozzi e Little Tony che si sono visti notificare alla fine del 2008 dall’Agenzia delle Entrate un accertamento in relazione alle dichiarazioni degli anni 2001-2005.
A Tozzi il conto presentato dal Fisco sarebbe pari a 3,4 milioni di euro per lo spostamento della residenza a Montecarlo, mentre la cartella arrivata a Little Tony sarebbero due, una di 250.000 euro e l’altra di 100.000 euro.
Il cantante si difende, sostenendo che la sua residenza a San Marino è ormai storica, risalente adirittura a sette generazioni fa, e che è da considerarsi assurdo volerlo tassare per risiedere nel nostro paese solo 180 giorni all’anno. Risentito, Antonio Ciacci, questo il vero nome del ciuffo più noto d’Italia, sta già meditando un ricorso al Garnte della Privacy, visto che gli atti presentati contengono informazioni relative anche alla sua famiglia.
Staremo a vedere chi la spunterà se l’Agenzia delle Entrate o i vip, ma è certo ormai che le maglie del fisco si fanno sempre più strette.

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