Marzo 2025 segna un momento cruciale per il settore delle telecomunicazioni in Italia.
Con un totale di 20,56 milioni di accessi alla rete fissa, si registra un incremento dell’1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Eppure, nonostante questa crescita, il numero di linee in rame ha subito una contrazione di circa 170.000 unità nel trimestre. Questi dati, provenienti dall’osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ci offrono uno spaccato interessante dell’evoluzione del mercato. Ma cosa significa tutto questo per gli utenti e per gli investitori? Scopriamolo insieme.
Accessi alla rete fissa
Le linee in rame continuano a scendere, con una flessione di quasi 670.000 unità rispetto a marzo 2024 e un calo impressionante di circa 4 milioni rispetto a marzo 2021. Un segnale chiaro di come il mercato si stia adattando a nuove tecnologie. D’altro canto, gli accessi Fttc (Fiber to the Cabinet) rappresentano ormai il 43,8% della clientela totale, nonostante una diminuzione di 685.000 linee su base annua. Ma ecco la sorpresa: le linee Ftth (Fiber to the Home) stanno vivendo un vero e proprio boom, con una crescita trimestrale di oltre 310.000 unità, portando l’incremento annuale a un totale di 1,24 milioni. A guardare i numeri, dal dicembre 2021, la crescita delle linee Ftth supera i 4 milioni. Chi l’avrebbe mai detto?
In aggiunta, le linee Fixed Wireless Access mostrano un aumento più contenuto, ma significativo, con circa 220.000 nuove unità nell’ultimo anno, per un totale di circa 2,42 milioni. Complessivamente, le linee broadband e ultrabroadband ammontano a circa 19,21 milioni. E non è tutto: il consumo di dati continua a crescere, con un aumento dell’8,8% nel primo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un incremento del 40,9% rispetto al 2021. Un trend che non sembra arrestarsi, non credi?
Traffico dati e quote di mercato
Il traffico medio giornaliero per linea broadband ha fatto un balzo del 37% rispetto al 2021, passando da 7,52 a 10,30 GB al giorno. A fine dicembre 2024, TIM si conferma il principale operatore con il 33,5% degli accessi, seguita da Fastweb+Vodafone con il 30,2% e Wind Tre con il 14,4%. Altri operatori come Sky Italia, Eolo, Tiscali e Iliad occupano quote inferiori, rispettivamente del 4%, 3,7%, 3% e 2%. Chi pensavi fosse il leader di mercato?
Fastweb+Vodafone ha mostrato il maggiore dinamismo, guadagnando 0,8 punti percentuali su base annua. Anche gli operatori di minori dimensioni hanno registrato una crescita di 1,7 punti percentuali. Nel segmento delle linee in fibra, Fastweb+Vodafone è leader con il 31,3% degli accessi, seguita da TIM (26,7%) e Wind Tre (16,5%). Un panorama in continua evoluzione, dove la competizione si fa sempre più agguerrita.
Situazione della rete mobile
Passando alla rete mobile, a fine marzo 2025, le SIM attive (sia umane che M2M) ammontano a 109,2 milioni, con un incremento di oltre 285.000 unità rispetto all’anno precedente. Le SIM M2M, però, hanno subito una diminuzione di 127.000 unità, mentre le linee umane hanno visto un aumento di circa 410.000 unità. Le utenze residenziali rappresentano l’85,5% delle linee umane, con oltre il 91% delle SIM in modalità prepagata. Ti stai chiedendo quale sarà il futuro delle SIM?
Fastweb+Vodafone si conferma leader nel mercato delle SIM totali con il 30%, seguita da TIM (26,6%), Wind Tre (23,8%) e Iliad (10,9%). Nella categoria delle SIM umane, Fastweb+Vodafone detiene il 25,6%, seguita da Wind Tre (23,8%) e TIM (23,4%). Iliad ha registrato una crescita annuale di 1 punto percentuale, arrivando al 15%. Un dato che potrebbe interessare chiunque voglia investire in questo settore.
Nel primo trimestre del 2025, si stima che oltre 60 milioni di SIM umane abbiano generato traffico dati. Il traffico medio giornaliero per SIM umane continua a salire, con un incremento dell’11,6% su base annua e oltre il 112% rispetto al 2021, raggiungendo un consumo medio di circa 0,92 GB al giorno. Un dato che ci fa riflettere: come cambieranno le abitudini degli utenti nei prossimi anni?