Nel 2022, la nomina di Lisa D.
Cook come governatrice della Federal Reserve ha scatenato un acceso dibattito, soprattutto tra alcuni esponenti repubblicani. Le critiche si sono concentrate sulla sua esperienza accademica, giudicata insufficiente. Ma ti sei mai chiesto perché alcuni candidati vengano valutati in modo così diverso, nonostante le loro qualifiche? Un’analisi più approfondita delle nomine fatte dall’amministrazione Trump suggerisce che ci siano disparità significative nel trattamento dei vari candidati.
Critiche alla nomina di Lisa D. Cook
Il senatore Kevin Cramer ha affermato che Cook è “fondamentalmente non qualificata” per il ruolo di governatrice della Fed. Anche il senatore Pat Toomey ha sollevato dubbi, menzionando il dottorato di Cook, ma evidenziando che il suo lavoro accademico non si concentra sulla politica monetaria. Curiosamente, Peter Diamond, nominato da Obama, non aveva esperienza specifica in questo settore, ma la sua nomina non sollevò le stesse obiezioni. Inoltre, un articolo critico del Daily Caller ha ulteriormente alimentato le polemiche, nonostante presentasse argomentazioni discutibili.
Il confronto non si limita soltanto a Cook. Prendiamo ad esempio Paul A. Volcker, che, pur avendo un BA da Princeton e un MA in economia politica, non possedeva le stesse credenziali di Cook, eppure fu sostenuto. La governatrice Miki Bowman, nominata da Trump, ha ricevuto un sostegno unanime, nonostante provenisse da un background giuridico e non avesse una formazione economica specifica. Come mai questa disparità?
L’importanza della ricerca di Cook
Numerosi economisti, tra cui Brad DeLong e Paul Romer, hanno difeso con forza la candidatura di Cook, sottolineando il valore della sua ricerca in relazione ai compiti della Federal Reserve. È fondamentale ricordare che la Fed non si occupa solo di politica monetaria, ma regola anche il sistema bancario, affrontando pratiche come il redlining, che discrimina i clienti in base alla razza. La ricerca di Cook risulta quindi cruciale per comprendere e combattere simili ingiustizie, rendendola una candidata altamente pertinente per il suo ruolo.
È ormai chiaro che la politica monetaria non è neutrale e può avere effetti diversi a seconda del reddito e della razza. Per questo motivo, è essenziale avere un governatore che comprenda a fondo tali problematiche, competenza che Cook possiede senza dubbio. Un elenco di economisti a sostegno della sua nomina dimostra quanto la sua esperienza e la sua ricerca siano rilevanti e necessarie in questo contesto.
Disparità di trattamento tra i candidati
Analizzando più da vicino le nomine fatte dall’attuale amministrazione, emerge un quadro allarmante. Alcuni nominati, come Stephen Miran e Jamieson Greer, hanno pubblicato articoli con un numero limitato di citazioni, mentre altri, come Michael Faulkender, vantano un numero significativamente maggiore di pubblicazioni. Eppure, Faulkender è stato recentemente escluso. Come vengono quindi valutati i candidati e quali criteri vengono realmente utilizzati? È evidente una disparità di trattamento tra Cook e altri nominati, cosa che complica ulteriormente la situazione.
La questione delle nomine non riguarda solo le qualifiche individuali, ma riflette un contesto politico più ampio e le priorità dell’amministrazione. La scelta di chi nominare sembra seguire un criterio non uniforme, e questo potrebbe avere ripercussioni significative sulla gestione della politica monetaria negli Stati Uniti. Quali saranno le conseguenze di tali decisioni? Solo il tempo potrà darci una risposta.