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Aumento dei riscatti delle polizze vita in Italia: analisi e implicazioni

Il contesto attuale del mercato assicurativo

Negli ultimi anni, il settore assicurativo italiano ha vissuto una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da eventi imprevisti e da un contesto economico in continua evoluzione. Recentemente, il dissesto del gruppo assicurativo tedesco Fwu ha scosso il mercato, coinvolgendo circa 100.000 risparmiatori italiani. Questo evento ha portato a una crescente preoccupazione tra gli assicurati, spingendoli a riconsiderare le loro polizze vita e a effettuare riscatti anticipati.

Un incremento significativo dei riscatti

Secondo l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), nel 2023 i riscatti delle polizze vita hanno raggiunto un valore complessivo di 85 miliardi di euro, segnando un aumento del 59% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è stato accompagnato da un tasso di riscatto che ha raggiunto il 10,7% per le polizze rivalutabili e l’11,3% per le unit-linked. Tali dati evidenziano un cambiamento significativo nel comportamento degli assicurati, che ora sembrano preferire la liquidità immediata rispetto alla stabilità a lungo termine delle polizze vita.

Le cause dell’aumento dei riscatti

Le ragioni alla base di questo fenomeno sono molteplici. In primo luogo, dopo un lungo periodo di tassi di interesse bassi, i rendimenti dei titoli obbligazionari hanno iniziato a crescere nel 2022, attirando l’attenzione degli investitori. Inoltre, l’inflazione ha raggiunto l’8,1%, spingendo i risparmiatori a cercare alternative più redditizie rispetto ai tradizionali prodotti assicurativi. L’Ivass sottolinea che l’aumento dei tassi di interesse ha incentivato molti assicurati a dismettere le loro polizze per investire in strumenti finanziari più vantaggiosi.

Le conseguenze per le compagnie assicurative

Questo aumento dei riscatti non è privo di conseguenze per le compagnie assicurative. Un numero elevato di riscatti può esporre le imprese al rischio di liquidità, costringendole a smobilizzare titoli prima della loro naturale scadenza. Tale smobilizzo, in un contesto di tassi crescenti, può comportare la realizzazione di minusvalenze, danneggiando ulteriormente la stabilità finanziaria delle compagnie. L’Ivass ha anche evidenziato una correlazione significativa tra il tasso di riscatto e il rendimento dei BTP, suggerendo che i risparmiatori tendono a riscattare le polizze in cerca di opportunità di investimento più profittevoli.

Le differenze tra i canali distributivi

Un aspetto interessante emerso dallo studio dell’Ivass riguarda le differenze nei tassi di riscatto tra le polizze distribuite attraverso canali bancari e quelle vendute tramite agenti o broker. Le polizze distribuite da istituti bancari hanno registrato un incremento del tasso di riscatto di 6,2 punti percentuali nel 2023, rispetto a un aumento di 2,5 punti per quelle vendute tramite altri canali. Questo suggerisce che la rete distributiva gioca un ruolo cruciale nel comportamento degli assicurati e nelle loro decisioni di riscatto.

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