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Un quadro allarmante per le PMI italiane
Secondo una recente ricerca dell’Osservatorio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, il 2023 ha visto un incremento significativo del debito fiscale per le aziende italiane. Analizzando un campione di oltre 43.000 imprese, è emerso che più del 42% di esse ha registrato un aumento del debito fiscale superiore al 32%. Questo dato mette in luce le difficoltà che le piccole e medie imprese (PMI) stanno affrontando, già provate da eventi come la pandemia e la crisi energetica, che hanno avuto un impatto devastante, in particolare sulle micro e piccole imprese e sulle famiglie.
Le proposte di rottamazione fiscale
In questo contesto di crisi, la discussione sulla cosiddetta “rottamazione quinquies” è diventata sempre più accesa. Le posizioni all’interno del governo sono divergenti. Da un lato, Forza Italia sta spingendo per un’estensione della rottamazione 4, cercando di evitare un ulteriore aggravio sui conti pubblici. Dall’altro, la Lega ha proposto un piano strutturale di rateizzazione decennale, che prevede il pagamento del debito originario in 120 rate mensili, senza sanzioni o interessi, per tutte le cartelle esattoriali.
Le conseguenze economiche delle proposte
Il senatore di Forza Italia, Dario Damiani, ha messo in guardia riguardo ai costi di questa soluzione, stimando che potrebbe comportare un esborso di circa 5 miliardi di euro, una cifra considerevole in un periodo di fragilità economica. La divisione interna al governo si è ulteriormente acuita con l’idea del leader della Lega, Matteo Salvini, di introdurre un nuovo condono fiscale. Mentre la Lega chiede a gran voce una nuova rottamazione delle cartelle, Forza Italia ha risposto con un secco “no”, opponendosi all’ipotesi di investire ulteriori risorse in un altro condono.
Possibili soluzioni per le imprese in difficoltà
Salvini, tuttavia, insiste sulla necessità di trovare una soluzione che possa alleggerire il carico fiscale per le imprese e i cittadini, proponendo un piano che, secondo lui, potrebbe rappresentare una via d’uscita sostenibile. Nel frattempo, con il decreto Milleproroghe, si riapre la possibilità di aderire alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Un emendamento al decreto prevede che chi è stato escluso dalla precedente rottamazione per non aver pagato una o più rate, possa ora aderire nuovamente entro il 30 aprile, saldando il debito rimanente in fino a dieci rate. Questa misura, sebbene limitata, potrebbe offrire un margine di respiro a chi si trova in difficoltà.