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Aumento del deficit commerciale degli Stati Uniti
Nel mese di dicembre, il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento significativo, superando le aspettative degli analisti. Secondo i dati preliminari forniti dal Dipartimento del Commercio, il deficit è aumentato del 18% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 112,1 miliardi di dollari. Le stime iniziali prevedevano un deficit di 105,5 miliardi di dollari, evidenziando una differenza notevole.
Esportazioni e importazioni: un quadro contrastante
Questa analisi preliminare si concentra esclusivamente sui beni, rivelando un calo delle esportazioni, che si sono attestate a 167,5 miliardi di dollari, con una diminuzione di 7,8 miliardi rispetto a novembre. Al contrario, le importazioni hanno mostrato un aumento, raggiungendo i 289,6 miliardi di dollari, con un incremento di 10,8 miliardi rispetto al mese precedente. Questo squilibrio tra importazioni ed esportazioni solleva interrogativi sulle dinamiche economiche in atto e sulla competitività del mercato statunitense.
Implicazioni per l’economia globale
Il governo tedesco ha recentemente rivisto al ribasso le stime di crescita economica per il 2025, portandole allo 0,3% rispetto all’1,1% stimato in precedenza. Questo riflette un periodo di stagnazione iniziato nel 2018, aggravato da due anni di recessione. Tali sviluppi in Europa potrebbero avere ripercussioni anche sull’economia statunitense, considerando l’interconnessione dei mercati globali.
Andamento delle richieste di mutuo negli Stati Uniti
In un contesto di incertezze economiche, le domande di mutuo negli Stati Uniti hanno registrato un calo del 2% nella settimana al 24 gennaio, secondo i dati della Mortgage Bankers Associations (MBA). Questo decremento segue un lieve aumento dello 0,1% della settimana precedente. Le richieste di rifinanziamento sono scese del 6,7%, mentre le nuove domande hanno visto un calo dello 0,4%. I tassi sui mutui trentennali rimangono stabili al 7,02%, suggerendo una certa stabilità nel mercato immobiliare, nonostante le fluttuazioni nelle richieste.
La crescita della massa monetaria e le politiche della Banca di Svezia
A dicembre, la crescita della massa monetaria M3 è diminuita al 3,5% rispetto al 3,8% di novembre. L’aggregato M1 ha mostrato un aumento, mentre i prestiti a famiglie e imprese evidenziano segnali di crescita. In risposta a un calo dell’inflazione e a un’economia debole, la Banca di Svezia ha ridotto il tasso di riferimento di un quarto di punto, portandolo al 2,25%. Questa decisione mira a limitare il rischio di un’inflazione eccessiva, riflettendo la cautela delle banche centrali di fronte a un contesto economico incerto.