Un avvio moderato per le borse europee
Le borse europee hanno aperto la seduta con un andamento poco mosso, in un contesto di attesa per eventi significativi. A Piazza Affari, il Ftse Mib si attesta intorno alla parità, mostrando una leggera flessione dello 0,1%. Questo calo è in parte attribuibile allo stacco della cedola di importanti aziende come Enel e Snam, che ha comportato un calo tecnico dell’indice di circa lo 0,36%.
Tra i titoli in evidenza, spiccano le performance positive di Iveco e Unicredit, entrambe in crescita dell’1%. Al contrario, Telecom Italia ha registrato una flessione del 1,5%, evidenziando la volatilità del mercato in questa fase di incertezze.
Focus su Trump e le relazioni internazionali
Un elemento chiave che tiene banco è l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, che ha suscitato grande attenzione. Il presidente eletto ha avviato colloqui con il leader cinese Xi Jinping, alimentando l’ottimismo riguardo a un possibile miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Questo sviluppo potrebbe avere ripercussioni significative sui mercati globali, influenzando le decisioni degli investitori.
Inoltre, il forum di Davos, che inizia oggi, rappresenta un’altra occasione di discussione su temi economici e politici cruciali. Gli investitori seguiranno con attenzione gli interventi dei leader mondiali e le prospettive economiche che emergeranno da questo incontro.
Indicatori economici e mercati finanziari
Nei prossimi giorni, l’attenzione si concentrerà anche sugli indici Pmi delle principali economie, sulle trimestrali statunitensi e sulla riunione della Bank of Japan. Questi eventi potrebbero influenzare ulteriormente le dinamiche di mercato e le aspettative degli investitori.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile attorno ai 110 punti base, con il rendimento del titolo italiano fissato al 3,63% e quello tedesco al 2,53%. Questo scenario riflette una certa stabilità, nonostante le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche.
Nel settore delle materie prime, il petrolio Brent si attesta a 80,6 dollari al barile, mentre l’oro rimane sopra i 2.700 dollari l’oncia, evidenziando l’interesse degli investitori per beni rifugio in un contesto di volatilità. Sul mercato valutario, l’euro/dollaro supera quota 1,03, mentre il dollaro/yen si mantiene oltre 156, in attesa della riunione della BoJ prevista per venerdì.
Infine, nel mondo delle criptovalute, il Bitcoin ha raggiunto un nuovo record oltre i 109.000 dollari, alimentato dalle aspettative di nuove misure per gli asset digitali da parte dell’amministrazione Trump. Questo sviluppo potrebbe segnare un cambiamento significativo nel panorama delle criptovalute e attirare l’attenzione di investitori e analisti.