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Bitcoin raggiunge il nuovo massimo storico: cosa significa per il futuro

Ieri è stata una giornata storica per il Bitcoin, che ha superato la soglia dei 120mila dollari, toccando un massimo di 122.571 dollari prima di chiudere a 103mila, con un incremento del 1,50%.

Ma cosa ha scatenato questa impennata? Molto del merito va a un clima politico in evoluzione negli Stati Uniti, dove le ultime misure stanno iniziando a legittimare l’uso delle criptovalute.

Un clima politico favorevole

Le aperture recenti da parte dell’amministrazione Trump hanno avuto un ruolo cruciale in questa corsa del Bitcoin. L’ordine esecutivo del marzo 2025 ha dato il via libera alla creazione della «Strategic Bitcoin Reserve», nella quale sono stati immagazzinati circa 200mila Bitcoin sequestrati in operazioni contro il cybercrime. Immagina: il Bitcoin, da minaccia speculativa, diventa una riserva strategica nazionale. Questo cambiamento di percezione è notevole e potrebbe avere ripercussioni enormi sul futuro delle criptovalute.

In questo contesto, il Congresso statunitense è in fermento con la settimana dedicata alle criptovalute, battezzata «crypto week». Sono in discussione proposte di legge cruciali, come il Genius Act, già approvato al Senato, che mira a regolare le stablecoin, criptovalute legate al dollaro. Questo è un vero e proprio cambio di paradigma, che segna l’inizio di una nuova era: il Bitcoin sta diventando un supporto per l’egemonia del dollaro, in linea con le ambizioni politiche di Trump.

Il boom degli investimenti

Un altro fattore chiave è stato il lancio, nel gennaio 2024, dei fondi di investimento quotati in borsa legati al Bitcoin. Questi strumenti hanno permesso a fondi pensione, assicurazioni e banche d’affari di investire nel Bitcoin con maggiore facilità. E i risultati si fanno sentire: il 10 luglio scorso, i flussi nei fondi Bitcoin hanno toccato un record di 1,18 miliardi di dollari, segno di un crescente interesse tra gli investitori professionali. Ma chi sono questi investitori? La risposta è sorprendente.

Grandi aziende stanno convertendo le loro riserve liquide in Bitcoin. Per esempio, MicroStrategy, ora conosciuta semplicemente come Strategy, detiene quasi 600mila Bitcoin, con un investimento che supera i 33 miliardi di dollari. E non è tutto: Tesla, nel 2021, ha investito 1,5 miliardi di dollari in criptovalute, generando già 600 milioni di profitti nel quarto trimestre del 2024. Anche GameStop ha emesso obbligazioni convertibili per acquistare criptovalute, mentre università come Emory e Brown stanno investendo in Bitcoin nei loro portafogli. Incredibile, vero?

Il paradosso delle memecoin

La famiglia Trump ha dimostrato un interesse particolare nel mondo delle criptovalute. La memecoin TRUMP, lanciata a gennaio, ha già superato una capitalizzazione di 1,9 miliardi di dollari, generando volumi di scambi enormi. La piattaforma World Liberty Financial ha contribuito con milioni di dollari in entrate per la famiglia del presidente. Ma cosa significa tutto questo per il futuro?

Questo rappresenta un ulteriore paradosso del capitalismo moderno: ciò che una volta era considerato un asset marginale e anti-sistema, ora è diventato un pilastro per grandi corporation e investitori di Wall Street. In un contesto economico in cui si producono più sequenze numeriche che beni di consumo, il Bitcoin sta tracciando un nuovo percorso verso la smaterializzazione dell’economia statunitense. È un momento di cambiamento radicale. Sei pronto a sfruttare questa opportunità?

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