Il progetto Blue Raman, pensato per diventare un importante collegamento sottomarino tra India e Italia, è attualmente in una fase di stallo a causa di tensioni geopolitiche.
Inizialmente concepito come un “cavo della pace”, questo ambizioso progetto prevede un’estensione di settemila chilometri di cavi sottomarini, ma oggi si trova ostacolato da conflitti che interessano la regione. Ma quali sono le complessità e le sfide che circondano il completamento di questa infrastruttura cruciale? Scopriamolo insieme.
Dettagli del progetto Blue Raman
Il progetto Blue Raman è frutto di una partnership tra Google e Sparkle, una società italiana di telecomunicazioni. La costruzione prevede due cavi sottomarini, ciascuno dotato di 16 coppie di fibra ottica, che collegheranno Genova a Mumbai. Ma perché è stata scelta proprio questa rotta? È stata progettata con l’intento di garantire una connessione veloce e sicura, capace di trasferire enormi volumi di dati in tempi rapidissimi.
Il primo cavo, chiamato Blue, si fermerà ad Aqaba, in Giordania, dove avverrà il collegamento con il secondo cavo, Raman. Questa divisione è una decisione strategica presa da Google per evitare tensioni diplomatiche tra Israele e Arabia Saudita, i due principali partner coinvolti nel progetto. La landing station in Giordania funge quindi da punto di mediazione, evitando un collegamento diretto e potenzialmente controverso.
Ostacoli e ritardi
Nonostante alcune sezioni del cavo siano già operative, il progetto ha subito un arresto significativo a causa della wars in Israel. Il cavo, partito dalla Grecia, si è arenato nel conflitto in corso e attualmente non può proseguire. Israele, pur avendo firmato gli accordi preliminari, è concentrato su questioni interne e non può dedicare risorse alla realizzazione dell’infrastruttura.
A complicare ulteriormente la situazione, al largo delle coste dello Yemen, il governo Houthi ha bloccato i lavori nelle loro acque territoriali. Questa situazione sta rallentando ulteriormente il processo di posa del cavo, rendendo un progetto già di per sé ambizioso, ancora più complesso. Come possiamo immaginare, la realizzazione di un’opera simile non è affatto semplice, soprattutto in un contesto così instabile.
Implicazioni economiche e future prospettive
Il progetto Blue Raman non è solo una questione tecnologica; ha anche importanti implicazioni economiche. L’accordo per la cessione di Sparkle da parte di Telecom Italia (Tim) è previsto per la fine del 2025, ma la chiusura dell’operazione potrebbe subire modifiche. Il prezzo concordato di 700 milioni di euro potrebbe essere rivisitato se non verranno raggiunti determinati obiettivi di fatturato.
In aggiunta, il contratto stipulato tra le due società prevede anche un accordo sui servizi reciproci post-closing. Queste dinamiche economiche complicano ancora di più un progetto già afflitto da ritardi e ostacoli. In questo contesto, il successo del Blue Raman diventa un simbolo non solo delle sfide tecnologiche, ma anche delle tensioni geopolitiche che caratterizzano la regione. È chiaro che, mentre i cavi sottomarini si intrecciano, anche le sorti economiche e politiche di paesi lontani si intersecano. Che ne pensi? Quali saranno le prossime mosse?