Nei giorni scorsi, si è tenuta l’assemblea dei soci di Fininvest, sotto la presidenza di Marina Berlusconi.
Tra i temi principali all’ordine del giorno, spiccavano l’approvazione del bilancio e la gestione dell’eredità di Silvio Berlusconi. La notizia più sorprendente? L’annuncio di una cedola record da 100 milioni di euro destinata agli azionisti, ovvero i cinque figli dell’ex premier. Un importo che rappresenta un raddoppio rispetto ai 51 milioni distribuiti nell’anno precedente. È incredibile pensare a come l’assegnazione di questa cedola possa influenzare gli equilibri all’interno della famiglia Berlusconi e il futuro dell’azienda, non credi?
Un momento delicato per Fininvest
Questa decisione di staccare una cedola così elevata arriva in un periodo particolarmente delicato per Fininvest. Infatti, il gruppo si trova a dover affrontare il primo anno senza la guida diretta del suo fondatore. I bilanci 2024 di circa venti società controllate, tra cui Mondadori, Mfe (ex Mediaset), AC Monza e Dolcedrago, mostrano un utile netto complessivo in calo di circa 100 milioni di euro rispetto all’ultimo esercizio durante il quale Silvio Berlusconi era in vita. Ma cosa significa tutto questo per il futuro dell’azienda?
Il calo dei conti è in gran parte attribuibile ai settori immobiliare e calcistico. Secondo fonti attendibili, il club di calcio Monza, pur avendo ridotto le perdite da oltre 65 milioni a meno di 47 milioni, continua a chiudere in rosso. Le voci di una cessione del club si fanno sempre più insistenti: si parla infatti di incontri tra Fininvest e diversi potenziali acquirenti, tra cui un consorzio guidato da Mauro Baldissoni, ex dirigente della Roma. Come si evolverà questa situazione?
Settore immobiliare in crisi
Il settore immobiliare, uno dei punti di forza dell’impero Berlusconi, è anch’esso in una fase critica. Idra Immobiliare, la società che gestiva alcune delle residenze storiche del Cavaliere, ha registrato un passivo di 20 milioni di euro, nonostante la recente vendita alla figlia Barbara del complesso di Macherio per 25 milioni. Ora, sul tavolo ci sarebbero due ville di grande valore simbolico: Villa Certosa in Sardegna e Villa Gernetto a Lesmo. La prima, valutata 260 milioni nel 2021, potrebbe oggi valere ancora di più. Le trattative per la vendita di entrambe le proprietà sarebbero già a buon punto. Stiamo assistendo a un cambiamento significativo nell’approccio alla gestione degli asset?
La cessione del Monza e delle due ville potrebbe rappresentare una significativa opportunità per ridurre i debiti accumulati dal gruppo. Tuttavia, le principali controllate di Fininvest, come Mfe, Mondadori e Mediolanum, continuano a garantire risultati solidi. Questo scenario apre per gli eredi Berlusconi una fase di riorganizzazione strategica, con l’obiettivo di snellire il portafoglio e concentrarsi sugli investimenti più redditizi. Come si stanno preparando per questa nuova era?
Prospettive future per gli eredi Berlusconi
Il futuro della galassia Fininvest sembra dunque concentrarsi sulla necessità di un’accurata gestione degli asset. Gli eredi del Cavaliere si trovano di fronte a un compito impegnativo: ristrutturare e ottimizzare le risorse, eliminando gli asset meno produttivi e rafforzando quelli con maggior potenziale di reddito. La sfida sarà quella di mantenere l’eredità di Silvio Berlusconi, affrontando le difficoltà economiche attuali e preparando il terreno per una rinascita industriale e commerciale. Saranno in grado di farlo?
In conclusione, mentre la cedola da 100 milioni rappresenta un gesto di continuità nella gestione dell’eredità, l’attenzione ora si sposta sulla capacità degli eredi di navigare in acque turbolente e di garantire un futuro prospero per Fininvest e le sue controllate. Quali saranno i prossimi passi decisivi che intraprenderanno?