Con l’obiettivo di garantire una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche, è stato introdotto un nuovo protocollo per la certificazione delle somme utilizzate dai comuni italiani.
A partire dal 4 dicembre 2025, gli enti locali potranno accedere a una piattaforma online dedicata, dove dovranno riportare i dati relativi all’incremento dell’indennità di funzione secondo quanto stabilito dalla legge n. 234 del 30 dicembre 2025.
Questa iniziativa si inserisce nel quadro normativo delineato dal decreto del Ministro dell’interno e del Ministro dell’economia e delle finanze datato 7 febbraio 2025, che mira a migliorare la trasparenza e a monitorare l’utilizzo delle risorse pubbliche.
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Come funziona la nuova certificazione
La certificazione telematica sarà accessibile tramite le credenziali già in uso per i vari enti. Ciò consentirà ai comuni di dichiarare l’importo delle risorse destinate all’incremento delle indennità di funzione, come previsto dai commi 583, 584 e 585 della suddetta legge. È fondamentale che i dati vengano trasmessi correttamente, poiché la loro assenza potrebbe comportare l’attivazione di controlli specifici.
Obblighi e responsabilità degli enti
Secondo le modalità indicate all’inizio del modello di certificazione, gli enti locali hanno l’obbligo di inviare i dati richiesti. È importante sottolineare che la mancata trasmissione di queste informazioni porterà a controlli intensificati, come stabilito dall’articolo 158 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Questa misura è stata adottata per garantire un uso corretto e responsabile del contributo previsto dall’articolo 1, comma 586, della legge n. 234 del 2025.
Implicazioni per l’esercizio finanziario 2025
Le informazioni raccolte attraverso questa nuova procedura non solo aiuteranno a monitorare l’uso delle risorse, ma permetteranno anche di quantificare l’importo da restituire per il contributo non utilizzato nell’esercizio finanziario 2025. Questa somma dovrà essere riversata al Capo XIV – capitolo 3560, che si occupa delle entrate eventuali e diverse del Ministero dell’interno.
Le risorse non utilizzate rappresentano un aspetto cruciale nella gestione finanziaria dei comuni, poiché possono influenzare la programmazione economica futura e la pianificazione delle spese pubbliche. Pertanto, è essenziale che gli enti locali rispettino le scadenze e i requisiti previsti per evitare problematiche in fase di rendicontazione.
Benefici di una gestione trasparente
Adottare un approccio trasparente nella gestione delle risorse pubbliche non solo migliora la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma favorisce anche una migliore allocazione delle risorse. L’implementazione di un sistema di certificazione efficace consentirà un monitoraggio più accurato e tempestivo, contribuendo così a una maggiore responsabilità nella gestione dei fondi pubblici.
La nuova normativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore responsabilità e trasparenza nella gestione delle risorse comunali. Con l’entrata in vigore del decreto, i comuni sono chiamati a rispondere a queste nuove sfide con serietà e impegno, al fine di garantire un utilizzo oculato e conforme delle risorse pubbliche.

