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Come lo shock DeepSeek ha influenzato l’IA e le prospettive future

All’inizio del 2025, il settore dell’intelligenza artificiale ha attraversato una fase di grande turbolenza a causa dell’annuncio della DeepSeek, una compagnia cinese in grado di addestrare un modello di IA a costi notevolmente inferiori rispetto ai concorrenti occidentali.

Questo sviluppo ha scatenato il panico tra gli investitori, portando a una perdita di quasi 1000 miliardi di dollari nella capitalizzazione di mercato tecnologica in un solo giorno. Il crollo di Nvidia, con 600 miliardi di dollari evaporati, ha segnato una giornata nera per il settore.

Reazione agli eventi e ripresa del mercato

Inizialmente, il mercato ha reagito in modo eccessivo, temendo che l’innovazione cinese avrebbe reso obsoleti i costosi processori grafici, le tecnologie di rete e le infrastrutture energetiche necessarie per i data center. Tuttavia, a distanza di pochi mesi, la situazione si è rivelata meno drammatica del previsto. La domanda di infrastrutture per l’IA non solo è rimasta stabile, ma ha superato le aspettative. Nella prima metà del 2025, i profitti delle grandi aziende tecnologiche americane sono aumentati in media del 23% rispetto all’anno precedente, sfidando le previsioni pessimistiche degli analisti.

I dati degli investimenti confermano questo trend positivo. Tra gennaio e luglio 2025, Google ha incrementato le sue spese in conto capitale del 41%, Amazon del 30% e Oracle del 15%. Questi aumenti evidenziano come la corsa verso l’IA non solo continui, ma si stia intensificando, contraddicendo le previsioni più negative.

Le motivazioni dietro la crescita della domanda

Le ragioni dietro questa dinamica sono molteplici. Innanzitutto, i modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più complessi e potenti. Anche se il costo di addestramento sta diminuendo, la necessità di infrastrutture robuste per sostenere il loro sviluppo è in aumento. Inoltre, l’inferenza, ovvero il processo di elaborazione delle richieste quotidiane degli utenti, richiede un potere di calcolo sempre maggiore.

Un altro fattore chiave è il paradosso di Jevons: quando una tecnologia diventa più efficiente e meno costosa, il suo utilizzo tende a crescere in modo esponenziale. Questo è esattamente ciò che sta avvenendo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, dove l’efficienza crescente porta a un maggiore utilizzo.

Le opportunità di investimento e il futuro dell’IA

Anche i governi stanno giocando un ruolo attivo in questa corsa. Gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti hanno avviato il progetto privato “Stargate”, con investimenti previsti di circa 500 miliardi di dollari in tecnologie futuristiche. Inoltre, l’amministrazione Trump ha lanciato un “AI Action Plan” per incentivare lo sviluppo del settore. Anche Canada e Regno Unito stanno attuando programmi di finanziamento pubblico in questo campo.

La prospettiva per gli investitori rimane promettente, nonostante i rischi associati alla volatilità e ai rapidi cambiamenti tecnologici. Ci sono tre aree principali da monitorare: chip e hardware, reti e cloud, e soluzioni energetiche. La domanda di GPU continua a crescere, e si stanno sviluppando chip dedicati per applicazioni specifiche di IA. L’espansione delle applicazioni di intelligenza artificiale richiede infrastrutture avanzate che garantiscano connettività e capacità di elaborazione. Infine, i data center, che consumano enormi quantità di energia, presentano opportunità significative nell’ambito delle reti e dell’efficienza energetica, un tema particolarmente rilevante per gli investimenti sostenibili.

In conclusione, mentre molte applicazioni di IA sono ancora in fase embrionale, i prossimi anni vedranno sviluppi significativi in settori verticali come sanità, industria e robotica. L’intelligenza artificiale si sta configurando come una presenza pervasiva e quotidiana, simile a quanto accaduto con Internet. Sebbene lo shock DeepSeek abbia evidenziato la volatilità del settore, non ha scalfito i trend fondamentali. La crescente domanda di infrastrutture e soluzioni, insieme agli investimenti delle big tech, offre un panorama favorevole per la crescita futura dell’IA.

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