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Crollo della produzione industriale

Calo eccessivamente elevato“, così è stato definito dall’Istat il forte rallentamento della produzione industriale che a marzo è arretrata rispetto al mese precedente di ben il 4,6%, perdendo nel primo trimestre del 2009 il 9,8%.
Considerevole anche il calo tendenziale, visto che rispetto al 2008 la produzione industriale è caduta del 23,8%. Cifre alquanto negative che assegnano al 2009 un triste primato, quello di calo più considerevole dal 1990.
Negative, ameno stando ai dati di Confindustria, anche le previsioni per il prossimo mese, per il quale la flessione è stata stimata intorno al 23,1%, con appena 1,5% in più rispetto al mese di marzo.
Ad andare particolarmente male, soprattutto in base alle variazioni congiunturali, sono i beni intermedi, -4,5%, i beni di consumo, -4,3% e quella dei beni strumentali, -4,1%.

Tra i settori, rispetto a febbraio arretra maggiormente la produzione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-10,6%); industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-9,9%); metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-9,3%).
Su base annua in testa metallurgia (-38,6%); apparecchiature elettriche (-36,4%); mezzi di trasporto (-30%): insomma tempi ancora difficili.

Per saperne di più www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/prodind/20090511_00/

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