La storia di Roman Novak e di sua moglie Anna si è trasformata in un dramma inquietante che ha afflitto Dubai, sollevando interrogativi sul mondo delle criptovalute.
I due, noti per il loro stile di vita opulento e per la loro presenza sui social media, sono stati trovati morti in circostanze misteriose, dopo aver perso i contatti con le loro famiglie.
Roman, un uomo di 38 anni originario di San Pietroburgo, aveva una vita segnata da debiti e condanne per frode. La sua recente fuga a Dubai, dove viveva una vita di lusso con la moglie, ha fatto pensare a una possibile evasione dagli affari illeciti che lo avevano coinvolto in Russia.
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Un passato torbido
Roman Novak non era estraneo a problematiche legali. In Russia, le autorità avevano registrato un debito di oltre 6,4 milioni di rubli (circa 700.000 euro) a suo carico. La situazione era ulteriormente complicata da una condanna a sei anni di carcere per frode, legata a investimenti falliti in un software di trading di criptovalute chiamato Transcrypt. Molti investitori avevano perso tutto in questo schema, e Roman sembrava aver mantenuto le sue abitudini poco raccomandabili anche dopo la sua liberazione.
Nuove truffe a Dubai
Dopo aver scontato la sua pena, Novak si era trasferito con la famiglia a Dubai, dove sembrava aver trovato un nuovo modo di vivere. Tuttavia, il suo spirito imprenditoriale lo portò a lanciare un’altra iniziativa, un’applicazione chiamata Fintopio, destinata ai trasferimenti di criptovalute. Purtroppo, anche in questo caso si ipotizza che gli investitori siano stati truffati, con perdite che potrebbero ammontare a mezzo miliardo di dollari.
La scomparsa e l’omicidio
Il 2 ottobre, Roman e Anna Novak scomparvero misteriosamente, lasciando i familiari in preda all’ansia. Secondo quanto riportato da alcune fonti, i due sarebbero stati assassinati in una villa alla periferia di Hatta, dove erano stati attirati da presunti investitori. In realtà, si trattava di criminali intenzionati a derubarli del portafoglio di criptovalute di Roman, convinti che contenesse una fortuna.
Indagini e sospetti
Le indagini condotte dalle autorità russe hanno portato all’individuazione di otto sospetti, con alcuni che ipotizzano che l’omicidio possa essere stato un piano architettato dagli stessi Novak per sfuggire alle loro responsabilità legali. Tuttavia, le autorità hanno avviato un’inchiesta formale per omicidio, rivelando che dietro il crimine potrebbe esserci un tentativo di estorsione legato alle criptovalute.
Tre individui sospettati, fuggiti dagli Emirati Arabi, sono stati arrestati in Russia. Le forze dell’ordine ritengono che tra di loro ci siano due ex soldati e un ex poliziotto, elementi che rendono la situazione ancor più complessa. Mentre il mistero si infittisce, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questo caso che unisce crimine, finanza e intrigo.
L’omicidio di Roman e Anna Novak rappresenta un tragico esempio di come il mondo delle criptovalute possa attrarre non solo investitori legittimi, ma anche chi cerca di sfruttare l’ingenuità altrui per scopi illeciti. La loro storia è un monito sulle insidie che si celano dietro la promessa di guadagni facili e sul rischio costante di cadere in trappole mortali.
