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Incidente SpaceX: Esplosione del razzo mette a rischio 450 passeggeri

Nel gennaio scorso, un incidente significativo ha coinvolto un razzo della SpaceX durante un volo di prova.

I dettagli, emersi da un’inchiesta del Wall Street Journal, hanno rivelato come i detriti dell’esplosione abbiano potuto mettere in pericolo 450 passeggeri a bordo di diversi aerei civili e di un jet privato. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle operazioni aerospaziali e sull’impatto delle attività di lancio spaziale sulla navigazione aerea civile.

Il giorno dell’incidente

Il 16 gennaio, durante il settimo test senza equipaggio dello Starship, il razzo, progettato per essere il più potente mai costruito, è esploso poco dopo il lancio dal Texas. Dopo circa otto minuti di volo, il razzo ha distrutto la propria struttura, rilasciando una pioggia di detriti incandescenti sopra i Caraibi. In quel momento, tre aerei civili si trovavano nelle vicinanze, tra cui un volo di JetBlue diretto a San Juan.

Le manovre di emergenza

Il pilota di JetBlue ha ricevuto un avviso che informava della necessità di proseguire il volo “a proprio rischio”. In questa situazione critica, il pilota ha attivato l’allerta di emergenza, ripetendo il segnale “Mayday” per tre volte, prima di effettuare un atterraggio di emergenza a San Juan. Anche un aereo di Iberia Airlines e un jet privato si sono trovati a dover affrontare una scelta difficile: attraversare il campo di detriti o deviare la rotta, con il rischio di rimanere senza carburante.

Le ripercussioni sull’aviazione civile

Subito dopo l’esplosione, il traffico aereo è stato interrotto, trasformando la zona in un’area di interdizione al volo. I controllori di volo hanno dovuto deviare gli aerei in emergenza per evitare incidenti. Un episodio particolarmente critico ha visto un controllore intervenire tempestivamente per evitare una collisione tra un aereo di Iberia e un jet privato, che si stavano avvicinando troppo. La Federal Aviation Administration (FAA) ha confermato che anche un solo frammento del razzo avrebbe potuto causare un disastro aereo con gravi conseguenze.

La mancanza di comunicazioni

Un aspetto preoccupante di questa vicenda riguarda la comunicazione da parte di SpaceX. Secondo la Federal Aviation Administration (FAA), l’azienda non avrebbe informato tempestivamente la hotline di emergenza. I controllori di Miami hanno scoperto la presenza della nube di detriti solo grazie alle segnalazioni dei piloti. Fortunatamente, tutti e tre gli aerei sono riusciti ad atterrare senza subire danni o feriti. Tuttavia, l’accaduto ha riacceso accesi dibattiti sulla sicurezza dei lanci spaziali commerciali.

Le dichiarazioni di Elon Musk

Elon Musk, fondatore di SpaceX, ha commentato l’incidente con un tono provocatorio, affermando che “il successo non è garantito, ma l’intrattenimento sì”. Tuttavia, non ha menzionato il rischio corso da centinaia di passeggeri. Questo approccio ha sollevato ulteriori critiche riguardo alla responsabilità delle aziende private nel garantire la sicurezza durante le operazioni di lancio.

Le misure future

In seguito all’incidente, la Federal Aviation Administration (FAA) ha istituito una commissione di esperti per valutare i rischi legati all’aumento dei lanci spaziali. Tuttavia, sorprendentemente, il lavoro della commissione è stato sospeso ad agosto. Si prevede che il numero di lanci annuali possa aumentare notevolmente, passando dai 24 storici a un intervallo compreso tra 200 e 400. SpaceX ha riconosciuto il fallimento del test di gennaio, definendolo una rapid disintegrazione non programmata, ma ha confermato l’intenzione di proseguire nello sviluppo della sua navetta.

Per il prossimo anno, è previsto il lancio di una versione ancora più potente dello Starship, nonostante le preoccupazioni riguardanti la sicurezza operativa. Questo scenario solleva interrogativi su come garantire la protezione dei voli commerciali in un contesto di crescente attività spaziale.

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