Il 2026 si preannuncia come un anno difficile per gli automobilisti italiani, con un incremento previsto delle spese legate sia all’rc auto che alle accise sul gasolio.
Questi cambiamenti, già oggetto di discussione, sollevano interrogativi sulle conseguenze economiche per le famiglie.
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Aumento dei costi per l’rc auto
Con l’introduzione di nuove disposizioni fiscali, i premi per l’assicurazione auto subiranno un aumento significativo. Secondo le ultime stime, l’aliquota per i rischi di infortunio del conducente e per l’assistenza stradale passerà dal 2,5% al 12,5% per i contratti stipulati a partire dal 1. Questo provvedimento potrebbe generare un introito di 115 milioni di euro per lo Stato, ma rappresenterà un onere aggiuntivo per gli automobilisti.
Impatto sui consumatori
Le associazioni di consumatori, come il Codacons, avvertono che gli aumenti già registrati nel costo medio delle polizze, che è cresciuto del 17,5% dal 2025, potrebbero aggravarsi ulteriormente. Chi ha cercato di risparmiare eliminando le polizze accessorie potrebbe trovarsi in difficoltà, poiché i costi non accennano a diminuire.
Incremento delle accise sul gasolio
Parallelamente, anche le accise sul gasolio sono destinate a salire, con un incremento di 4,05 centesimi di euro per litro, previsto dal 1. Questo aumento si tradurrà in un esborso annuale significativo per coloro che utilizzano un veicolo diesel, con un costo aggiuntivo di circa 59,3 euro per autovettura, considerando due pieni al mese. Per un pieno di gasolio da 50 litri, il rincaro sarà di circa 2,47 euro.
Conseguenze per i proprietari di veicoli diesel
I proprietari di auto a gasolio dovranno affrontare una situazione complessa. A partire dal 2026, si prevede che il costo del gasolio possa superare quello della benzina, rendendo la situazione ancora più critica per chi utilizza quotidianamente questo tipo di carburante. In questo contesto, il Codacons sottolinea che la riduzione dell’accisa sulla benzina potrebbe non portare i benefici sperati, dato che storicamente gli aumenti delle accise sul gasolio si riflettono rapidamente nei prezzi alla pompa.
Il futuro dell’automobilista italiano
Con l’entrata in vigore di queste nuove misure fiscali, gli automobilisti italiani si trovano in una posizione delicata. La prospettiva di ulteriori aggravi fiscali non solo incide sul budget familiare, ma solleva dubbi riguardo l’efficacia delle politiche governative nel garantire una mobilità sostenibile e accessibile. Molti si chiedono se il nuovo assetto fiscale stia mirando semplicemente a colmare i vuoti delle casse statali, senza considerare l’impatto sulle famiglie e sulla sicurezza stradale.
In conclusione, è evidente che il 2026 porterà con sé sfide significative per chi guida in Italia. Le associazioni dei consumatori continueranno a monitorare la situazione, auspicando un dialogo costruttivo tra istituzioni e cittadini per trovare soluzioni più eque e sostenibili.

