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Inps, parte la caccia ai furbi

La campagna contro i furbi ha avuto inizio già da qualche mese ed i primi risultati cominciano a vedersi.

L’Inps, infatti, ha già revocato circa il 13% delle indennità di accompagnamento per il venir meno o per l’insussistenza dei requisisti. Le punte massime si sono raggiunte in Sardegna e Sicilia con il 22%, seguite a ruota dalla Calabria con il 19% e dalla Campania e la Puglia con il 15,5%.
Dopo i controlli dei medici verranno effettuati anche degli accertamenti sui redditi in modo da incrociare i dati dell’istituto di previdenza con quelli dell’Anagrafe Tributaria.
Sotto controllo andranno circa 200 mila pensioni di invalidità, sulle quali gli accertamenti assicura il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, i controlli verranno conclusi entro la fine dell’anno.
Il risparmio, con un taglio del 13-12% sarà notevole per l’ente che manterrà nelle proprie casse circa 100 milioni di euro, su una spesa totale che oggi si aggira su 13 miliardi per 2,6 milioni di pensioni di invalidità. Se anche i tagli non fossero di questa entità il risparmio, assicurano i tecnici dell’Inps, sarebbe comunque notevole grazie a questa campagna che il presidente ha bollato come “senza precedenti”.

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