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John Elkann pronto a lasciare il mondo dell’editoria italiana

Negli ultimi mesi, l’idea che John Elkann possa dire addio definitivamente al mondo dell’editoria è diventata sempre più concreta.

Dopo anni di ristrutturazioni, tagli e cessioni, ora anche i due quotidiani di punta del gruppo Gedi, La Repubblica e La Stampa, sono al centro di voci che li vedrebbero passare di mano a nuovi proprietari. Ma dove si sta dirigendo il futuro di queste testate? Secondo alcune indiscrezioni, la destinazione potrebbe essere Vivendi, il colosso francese dei media.

Un declino preoccupante nelle vendite

Le difficoltà economiche delle due testate sono sotto gli occhi di tutti. I dati Audipress parlano chiaro: nel solo 2024, La Repubblica ha perso oltre 190.000 lettori, un calo del 6%. Ma non è finita qui, perché La Stampa ha subito un’emorragia ancora più significativa, registrando oltre 310.000 lettori in meno, pari al 15,8%. Questi numeri sono allarmanti, soprattutto se si considera che il gruppo Gedi ha chiuso l’anno con un fatturato di 224 milioni di euro, ma con perdite che ammontano a ben 15 milioni di euro.

Il crollo delle vendite è evidente tanto nelle edizioni cartacee quanto in quelle digitali. Infatti, La Repubblica ha visto quasi dimezzare le sue copie online, mentre La Stampa non è da meno, seguendo un trend simile. Come mai, nonostante un lieve incremento generale del numero di lettori italiani nel trimestre, queste testate non riescono a risalire la china? Dall’acquisizione da parte di Exor nel 2019, Gedi ha perso numerosi marchi storici, tra cui L’Espresso e Il Secolo XIX, mostrando un progressivo snellimento della sua offerta editoriale.

Vivendi nel mirino

Le voci su un possibile interesse di Vivendi per La Repubblica e La Stampa si fanno sempre più insistenti. La compagnia francese, già attiva nel settore editoriale con marchi prestigiosi come Canal+ e Hachette, potrebbe entrare nel mercato italiano non come leader, ma come partner di minoranza. E sebbene non ci siano conferme ufficiali, le indicazioni sono chiare: il clima di incertezza è palpabile, e la situazione si evolve rapidamente.

Vivendi, con il suo vasto impero mediatico, avrebbe il potenziale per ristrutturare e rilanciare queste testate in difficoltà. Tuttavia, la strategia di Elkann sembra sempre più orientata verso altri settori, con investimenti nel lusso e nella tecnologia. Ha recentemente messo gli occhi su marchi di alta gamma come The Economist, Hermès e Louboutin, escludendo i nomi italiani dal suo portafoglio. Che strada sta percorrendo, quindi, il nostro imprenditore?

Un futuro internazionale all’orizzonte

Elkann appare sempre più concentrato su opportunità internazionali, con una chiara vocazione verso il mercato globale. La sua attenzione all’editoria italiana sembra affievolirsi, e chissà che La Repubblica e La Stampa non si trovino a parlare francese nel prossimo futuro. Questo cambiamento, sebbene significativo, potrebbe non rappresentare necessariamente un danno, ma piuttosto una trasformazione necessaria in un contesto di mercato in continua evoluzione.

Resta da vedere come si evolveranno le trattative e quale sarà il destino delle storiche testate italiane. La situazione è in costante cambiamento e nuovi sviluppi potrebbero arrivare in qualsiasi momento. Qual è il tuo parere su questo scenario? Sarà un cambiamento positivo o negativo per il panorama editoriale italiano?

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