In una mossa che ha sorpreso gli osservatori, Mps ha acquisito il controllo di Mediobanca, sfidando ogni previsione e superando le sfide di una storia complessa.
Con il supporto decisivo di grandi azionisti come Del Vecchio e Caltagirone, l’operazione ha trovato anche l’approvazione del governo, segnando una svolta nel risiko bancario italiano.
Mps e Mediobanca: un matrimonio inatteso
La scalata di Mps su Mediobanca, culminata con la conquista della storica Piazzetta Cuccia, ha rappresentato una vera e propria vittoria strategica. Con una partecipazione attuale del 62% e l’ambizione di raggiungere il 67%, Mps si prepara a ottenere il controllo decisivo per approvare operazioni straordinarie, inclusa una possibile fusione. Questo nuovo assetto potrebbe alterare gli equilibri all’interno del settore, specialmente in considerazione della posizione di Mediobanca in relazione a Banca Generali, ora vulnerabile senza il suo scudo.
Il governo ha accolto con favore l’operazione, un atteggiamento in netto contrasto con la reazione fredda riservata all’assalto di Unicredit a Piazza Meda. Questa approvazione tacita potrebbe aver giocato un ruolo cruciale per il successo dell’acquisizione, evidenziando un legame stretto tra politica e finanza.
Le conseguenze per il mercato e per Generali
Con l’acquisizione di Mediobanca, si aprono scenari inaspettati per Generali, che potrebbe subire cambiamenti significativi nelle sue strategie, soprattutto in relazione alla partnership con Natixis nell’asset management. Il passaggio di Mps da malato della finanza a protagonista del mercato rappresenta un ribaltamento notevole, che potrebbe fungere da esempio per altre banche in difficoltà.
La questione della governance di Mediobanca è ora cruciale. Ci si chiede se il management attuale possa mantenere la sua identità e il suo know-how specialistico, o se la fusione con Mps porterà a una dispersione di competenze. I grandi investitori, come Delfin e Caltagirone, si trovano ora in una posizione di forza, dettando le regole del gioco, ma rimane da vedere come questa nuova alleanza influenzerà le operazioni future.
Il futuro del risiko bancario in Italia
Questo non è che l’inizio di un nuovo capitolo per il settore bancario italiano. Con l’operazione Mps-Mediobanca, l’attenzione si sposta ora su Banco BPM e la possibile alleanza con Crédit Agricole. Le mosse strategiche delle varie parti coinvolte potrebbero definire il futuro del mercato e portare a ulteriori cambiamenti significativi.
In conclusione, mentre Mps celebra un trionfo inaspettato, il panorama finanziario italiano si trova a un bivio. Le prossime mosse degli attori principali saranno fondamentali per determinare se questo nuovo equilibrio possa prosperare o se porterà a nuove turbolenze. L’operazione Mps-Mediobanca è solo l’inizio di una serie di eventi che ridisegneranno il futuro della finanza in Italia.