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Labubu e Wang Ning: L’evoluzione del Collezionismo Moderno

In un mondo in continua evoluzione, dove i giocattoli tradizionali sembrano perdere il loro fascino, un piccolo mostro ha catturato l’immaginazione di collezionisti e appassionati di tutto il pianeta.

Il suo nome è Labubu, un personaggio unico che ha segnato una nuova era nel collezionismo grazie all’acume imprenditoriale di Wang Ning.

Wang, un giovane imprenditore cinese di 38 anni, è attualmente il presidente e CEO di Pop Mart International Group. Grazie alla sua visione e alla creazione di un modello di business innovativo, è riuscito a entrare nella classifica dei più ricchi della Cina con un patrimonio netto di 22,7 miliardi di dollari. Accanto a lui, nomi illustri come Zhang Yiming e Ma Huateng, ma Wang si distingue per essere il più giovane tra i magnati del Paese.

Il potere del collezionismo moderno

Mentre molti colossi tecnologici si concentrano su intelligenza artificiale e app multifunzionali, Wang ha intuito che il vero futuro risiedeva nelle blind box, scatole misteriose contenenti pupazzi di design, come Labubu. Non è solo un giocattolo; è un simbolo di identità e cultura, capace di esprimere più di un semplice post sui social media. La sua presenza su borse di celebrità come Rihanna ha dimostrato che il collezionismo può essere una forma d’arte e di espressione di status.

Il viaggio di Labubu

Labubu non è nato in un contesto commerciale, ma è frutto della creatività dell’artista di Hong Kong Kasing Lung. Nel 2015, Lung ha dato vita alla serie The Monsters, ispirandosi alla mitologia nordica. Labubu emerge tra queste creature come il più affascinante: ribelle, caotico eppure con un cuore gentile. La sua estetica, che rientra nel genere ugly-cute, ha trovato un pubblico pronto ad abbracciarlo.

Un modello di business innovativo

La vera rivoluzione è avvenuta nel 2019, quando Pop Mart ha trasformato i disegni di Lung in pupazzi racchiusi in scatole misteriose, creando un senso di attesa e sorpresa tra i consumatori. Questo modello ha generato un fenomeno di massa che ha visto code interminabili davanti ai negozi in città come Pechino, Londra e New York. Un parallelo interessante è con la mania dei Tamagotchi degli anni ’90, che ha dimostrato come la nostalgia e la sorpresa possano stimolare il desiderio di possesso.

Il ruolo dei social media

La popolarità di Labubu è esplosa grazie ai social media, con piattaforme come Instagram, TikTok e WeChat che hanno amplificato la sua visibilità. Celebrità e influencer hanno iniziato a mostrare i loro Labubu, trasformandoli in accessori da collezione ambiti. Pop Mart ha visto le sue azioni triplicare nel 2024, con vendite che hanno toccato 1,8 miliardi di dollari, di cui 423 milioni provenienti esclusivamente dai mostri Labubu.

Riscoprire il made in China

Wang Ning non si è limitato a cavalcare una tendenza, ma ha reinventato completamente la percezione del made in China. Da sempre associato a prodotti di bassa qualità, oggi rappresenta un marchio di innovazione e creatività. Labubu è diventato il volto di questa rinascita, simbolo di una Cina che non copia più, ma crea e detta le tendenze globali.

La storia di Labubu è un esempio di come l’arte, il collezionismo e il marketing possano confluire in qualcosa di straordinario. Wang Ning ha dimostrato che, con la giusta intuizione, anche il più piccolo dei mostri può diventare una leggenda nel mondo del collezionismo.

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