La scena economica italiana è in fermento, con gli analisti che puntano a una promozione storica del rating dei conti pubblici da parte di Moody’s.
Questo evento, se confermato, rappresenterebbe un cambiamento notevole dopo ben 23 anni di attesa.
Dal 2002, quando Moody’s alzò il suo giudizio da Aa3 a Aa2, il rating dell’Italia è sceso a Baa3. Tuttavia, il 23 maggio di quest’anno, l’agenzia ha già mostrato segnali di apertura, modificando l’outlook da stabile a positivo, pur mantenendo il rating attuale.
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Il contesto della promozione
La possibilità di un miglioramento del rating è supportata da diversi fattori economici e politici. La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti hanno posto grande enfasi sulla politica fiscale prudente del governo, che prevede un deficit fissato al 3% del prodotto interno lordo. Questo obiettivo è stato raggiunto con un anno di anticipo rispetto alle normative dell’Unione Europea, grazie a un incremento delle entrate e a una riduzione dei costi legati al servizio del debito.
Il supporto dei mercati finanziari
Questa potenziale promozione sarebbe l’ennesimo segnale di fiducia nei mercati finanziari, che hanno già visto recenti aggiornamenti da parte di altre agenzie di rating. Ad esempio, S&P Global Ratings ha recentemente promosso l’Italia da BBB a BBB+, mentre Fitch Ratings ha seguito la stessa strada. Anche Dbrs e Scope hanno espresso ottimismo, confermando prospettive stabili o positive.
I punti critici da considerare
Tuttavia, non tutto è roseo per l’Italia. Gli analisti avvertono che ci sono ancora elementi critici da affrontare, come l’invecchiamento demografico e il debito pubblico elevato, che possono compromettere la sostenibilità economica a lungo termine. Le tensioni commerciali, inoltre, continuano a pesare su una crescita che rimane chronicamente debole.
Le prospettive future
Nonostante le sfide, gli analisti di Citi hanno commentato che la performance dei conti pubblici italiani continua a sorprendere in positivo. La fine di misure di stimolo come il superbonus e i progressi sul fronte occupazionale, sostenuti anche dal PNRR, sono fattori che contribuiscono a questo ottimismo. È fondamentale che i fondamentali economici positivi vengano riflessi nel rating, affinché l’Italia possa finalmente ottenere la promozione tanto attesa.
La possibile promozione da parte di Moody’s non è solo un riconoscimento dei progressi fatti, ma rappresenta anche un passo cruciale per il futuro economico dell’Italia. La comunità finanziaria attende con trepidazione l’annuncio, che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per la fiducia nei conti pubblici italiani.

