Negli ultimi mesi, il governo di Giorgia Meloni ha ottenuto risultati positivi in ambito economico, con riflessi significativi sulle performance delle società partecipate dal Ministero dell’Economia.
Con un incremento di oltre 100 miliardi di euro, il valore delle partecipate ha raggiunto i 271 miliardi, mostrando un aumento del 75% rispetto ai periodi precedenti.
Tra le aziende più rilevanti figurano Enel, Eni, Leonardo, Monte dei Paschi, StMicroelectronics, Poste Italiane, Terna e Tim. Queste società, sostenute dal governo, hanno evidenziato una performance borsistica notevole, con Leonardo e Fincantieri che hanno registrato aumenti rispettivamente del 549% e del 491% negli ultimi tre anni.
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Crescita delle partecipate
Uno dei punti salienti della crescita è rappresentato da Enel, la maggiore partecipata per valore di mercato, che ha raddoppiato il proprio titolo, passando da 4,29 a 8,48 euro. Questo ha portato a un aumento della cedola, ora fissata a 0,47 euro, con un incremento dell’18%. Anche Eni ha registrato un guadagno significativo del 22%, portando la sua capitalizzazione a circa 50 miliardi di euro.
Risultati di Poste Italiane e Terna
Poste Italiane, un altro attore chiave nel panorama delle partecipate, ha visto la sua capitalizzazione crescere da 11 miliardi a oltre 26,3 miliardi, con dividendi per 3,3 miliardi distribuiti negli ultimi tre anni. Anche Terna ha raggiunto un massimo storico, con un prezzo delle azioni di 9,1 euro e una capitalizzazione di 18,2 miliardi.
Situazione di Tim e StMicroelectronics
Per quanto riguarda Tim, le azioni hanno registrato una risalita, attualmente valutate circa 0,5 euro, un prezzo che non si vedeva dal 2025. L’ingresso di Poste Italiane nel capitale di Tim, raggiungendo il 24,8%, potrebbe portare a sinergie positive, che verranno valutate nel nuovo piano industriale previsto per febbraio 2026.
Al contrario, StMicroelectronics ha vissuto una contrazione del suo valore di mercato, scendendo da 31 miliardi a 23 miliardi. Questa situazione è particolarmente critica, poiché l’azienda opera in un settore strategico come quello dei chip. Le divergenze tra i due principali azionisti, il governo italiano e quello francese, hanno generato tensioni e difficoltà nel definire strategie efficaci.
Prospettive economiche e rating
Oltre ai risultati delle partecipate, emergono segnali positivi per l’economia italiana sotto il governo Meloni. Lo spread tra Btp e Bund ha mostrato un miglioramento significativo, scendendo da 224 a 79 punti base. Questo ha portato l’agenzia di rating Fitch ad alzare la valutazione da BBB- a BBB+, mentre Moody’s ha mantenuto il rating a Baa3, migliorando però l’outlook a positivo.
Un ulteriore riconoscimento è giunto da Dbrs Morningstar, che ha innalzato il merito di credito a A, segno della crescente fiducia nella gestione economica del governo. Questi sviluppi non solo evidenziano la solidità delle partecipate, ma anche la stabilità e il potenziale di crescita dell’economia italiana.
