Dopo l’ingresso nell’Unione Europea, il primo maggio del 2004, a partire dal primo gennaio di quest’anno la Slovacchia entra a far parte anche dell’eurozona, sostituendo la corona con l’euro ad un tasso di cambio di 1 euro=30,1260 Skk.
Così a partire dal 17 gennaio potranno essere utilizzate solo le monete e le banconote in euro per i pagamenti in contante, sebbene le banche continueranno a cambiare la vecchia valuta nazionale con la nuova moneta europea per un certo periodo ad un tasso fisso: i biglietti fino alla fine del 2009 e le monete fino a giugno dello stesso anno.
Realizzato, quindi, quanto promesso dall’Esecutivo “rosso-bruno” che, per bocca del socialdemocratico, Robert Fico, aveva appunto promesso il passaggio alla monta europea nel corso delle elezioni elettorali del giugno 2006.
Un obiettivo che Bratislava è stata capace di conseguire in momento a ir poco cruciale, visto che l’ombrello europeo viene visto da molti paesei ell’Est ome una sorta di ancora di salvezza, contro la grave crisi economica che anche questi paesi stanno attraversando.
Così l’8 gennaio il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, e il commissario Ue agli Affari Economici, Joaquin Almunia, voleranno a Bratislava per festeggiare l’ingresso della Slovachia nell’eurozona.
Generale, quindi, l’entusiasmo che è andato a stemperare l’iniziale scetticismo, soprattutto della popolazione slovacca che temeva che l’arrivo dell’euro potesse causare un indiscriminato incremento dei prezzi. Così per evitare che si verifichi il cosiddetto caro-euro il premier Fico ha annunciato un monitoraggio attento dei prezzi dei prodotti e delle tariffe dell’energia, con particolare attenzione a quelle di gas e acqua che, a quanto sembra, resteranno invariate per tutto il 2009, mentre quelle dell’elettricità aumenteranno appena dello 0,11%.
Unica incognita rimane l’inflazione che a novembre si attestava intorno al 4,9% e che rappresenta l’unico punto debole in un economia nel complesso piuttosto solida e basata soprattutto sull’industria automobilistica ed elettronica.
Per quanto riguarda, infine, il “look” degli euro slovacchi si è deciso di imprimere sulle monete da 1 e 2 euro la croce patriarcale su tre alture che compare nell’emblema nazionale della Slovacchia, le monete da 10 e 20 cent saranno dedicate al castello di Bratislava, mentre il monte Krivan, simbolo della sovranità slovacca, comparirà sulle monete da 1, 2 e 5 cent.
Bhè che dire, benvenuta Slovacchia!
Sulle monete da €1 e €2, nella “faccia” nazionale compare la croce patriarcale su tre alture, che compare nell’emblema nazionale della Slovacchia. Le monete da 10, 20 e 50 cent riproducono invece il castello di Bratislava, mentre sui v alori inferiori da 1, 2 e 5 cent figura il monte Kriváň della catena dei Tatra, simbolo della sovranità della nazione slovacca.