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Nuove Normative Fiscali su Oro e Criptovalute nella Manovra Italiana 2026: Cosa Devi Sapere

La manovra fiscale del governo italiano sta per entrare nel vivo, con numerose proposte e discussioni riguardanti i beni rifugio e le nuove tecnologie di investimento.

In particolare, l’attenzione è rivolta all’andamento delle criptovalute e all’oro, due strumenti di investimento che hanno suscitato dibattiti e controversie nel recente periodo.

Il governo, per il prossimo anno, ha intenzione di mantenere l’aliquota attuale delle criptovalute al 26%, evitando un previsto aumento al 33% che sarebbe scattato nel 2026. Questo provvedimento mira a stabilizzare un mercato già volatile e a sostenere la fiducia degli investitori.

Rinnovamento delle politiche fiscali

Con la manovra attuale, il governo ha presentato circa 6.000 emendamenti da cui si dovrà estrarre un numero finale di circa 400. Tra questi, ci sono iniziative bipartisan che cercano di bloccare l’aumento della tassazione sulle criptovalute, un tema che ha trovato l’appoggio di diversi partiti della maggioranza, come la Lega e Forza Italia.

La posizione della maggioranza

Durante un recente vertice convocato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è emersa una chiara strategia: mantenere l’attuale aliquota per le plusvalenze derivanti dalle criptovalute e rinviare l’eventuale aumento di un anno. Questo approccio è visto come un modo per attrarre investimenti e incentivare l’uso di queste tecnologie emergenti.

Il capitolo oro nella manovra

Passando all’oro, il governo ha proposto una tassazione agevolata del 12,5% per gli investimenti in oro fisico, rispetto all’aliquota standard del 26%. Questa misura, che si applicherà fino al 30 giugno 2026, è pensata per far emergere investimenti non dichiarati e garantire una maggiore chiarezza fiscale per i possessori di oro.

Rivalutazione e benefici fiscali

I contribuenti che detengono oro come investimento potranno rivalutarlo entro la scadenza indicata, anche senza documentazione d’acquisto. Questo permetterà di stabilire un prezzo ufficiale per l’oro e semplificare il calcolo delle future plusvalenze, riducendo il rischio di contenziosi legali. La proposta mira a generare un gettito fiscale di circa 2 miliardi di euro.

Questioni controverse e tassazione dei dividendi

Oltre alle misure per oro e criptovalute, si discute anche sull’aumento della tassazione sui dividendi. Attualmente, i dividendi distribuiti agli azionisti sono tassati all’1,2%, ma si prevede un incremento per le holding con partecipazioni inferiori al 10%, che vedrebbero l’aliquota salire al 24%. Questo cambierà la percezione dell’Italia come luogo di investimento, secondo le preoccupazioni espresse da molti economisti.

Il dibattito su questo tema è acceso, con Forza Italia che si oppone strenuamente a questa modifica, temendo che possa avere effetti negativi sul mercato e disincentivare l’ingresso di nuovi capitali nel paese.

Infine, la strategia del governo si sta rivelando complessa, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra le necessità fiscali e la promozione di un ambiente favorevole agli investimenti. Mentre la maggioranza cerca di stabilire una linea comune, le opposizioni continuano a contestare le misure proposte, sottolineando la necessità di un approccio più equilibrato e sostenibile nei confronti della tassazione.

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