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Nuovo bilancio europeo: un piano da 2mila miliardi per il futuro

AGGIORNAMENTO ORE 10:00 – La Commissione europea ha lanciato una proposta di bilancio ambiziosa per il settennato 2028-2034, del valore di ben 2mila miliardi di euro.

A spiegare i dettagli è stato il commissario al bilancio, Piotr Serafin, durante un’audizione presso la commissione sul Budget del Parlamento europeo. Questo importo segna un incremento quasi doppio rispetto ai 1.200 miliardi previsti per il periodo 2021-2027, dimostrando così l’intenzione dell’Unione di affrontare le sfide future con una dotazione finanziaria più sostanziosa.

Dettagli della proposta di bilancio

Serafin ha messo in evidenza che questa nuova proposta non dimenticherà i settori cruciali come l’agricoltura e la pesca. È infatti previsto un sostegno di 300 miliardi di euro per gli agricoltori e 2 miliardi per i pescatori, con un raddoppio della riserva agricola. “Prendiamo sul serio anche il modello sociale europeo”, ha dichiarato, specificando che almeno il 14% della spesa sarà destinato a obiettivi sociali. Inoltre, 218 miliardi saranno riservati alle regioni meno sviluppate, un passo importante per garantire una crescita equilibrata in tutta l’Unione. Ti sei mai chiesto come queste decisioni possano influenzare la tua vita quotidiana? La risposta potrebbe sorprenderti.

Un altro aspetto cruciale della proposta è la sicurezza. In un contesto geopolitico instabile, Serafin ha annunciato l’integrazione dei fondi per la sicurezza delle frontiere e la migrazione nei partenariati nazionali e regionali. I finanziamenti per le regioni orientali, in particolare quelle confinanti con Ucraina, Russia e Bielorussia, triplicheranno. “Le sfide specifiche di queste aree richiedono un’attenzione particolare”, ha aggiunto il commissario. Come vediamo, la sicurezza non è solo una questione locale, ma ha ripercussioni globali.

Impegni internazionali

La Commissione ha proposto di destinare 200 miliardi di euro all’azione internazionale dell’Unione, di cui fino a 100 miliardi per l’Ucraina. Serafin ha spiegato che “questo impegno rappresenta un passo fondamentale per la ripresa e la ricostruzione di uno dei nostri partner più strategici”. La cifra di 200 miliardi mira a potenziare la capacità dell’Europa di rispondere rapidamente alle emergenze globali, dai conflitti agli aiuti umanitari. In un mondo in continua evoluzione, tu come percepisci il ruolo dell’Europa in questo contesto?

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, ha descritto il bilancio come uno strumento per affrontare le sfide politiche di un mondo in rapida evoluzione. Tuttavia, la reazione del Parlamento europeo è stata critica. L’eurodeputato ungherese Tamás Deutsch ha definito la proposta “un esercizio contabile creativo”, lamentando la carenza di risorse destinate ai cittadini europei e segnalando un eccessivo potere alla Commissione. Non è interessante notare come le reazioni varino così tanto in base alla diversa visione politica?

Critiche e reazioni

Altre voci critiche provengono dall’eurodeputata socialista portoghese Carla Tavares, che ha avvertito di una rinazionalizzazione del bilancio europeo. “Non possiamo fare di più con meno”, ha affermato, sottolineando la necessità di un’Europa più unita e meno frazionata, specialmente in un contesto geopolitico così complesso. La sua osservazione ci spinge a riflettere: possiamo davvero affrontare le sfide globali senza una vera collaborazione tra i paesi europei?

Il ministro delle finanze olandese Eelco Heinen ha espresso preoccupazione, affermando che “il bilancio proposto è troppo elevato” e suggerendo di concentrarsi su un utilizzo più efficiente dei fondi esistenti. “Serve un bilancio più moderno”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di migliorare la posizione di pagamento netto dei Paesi Bassi. Nonostante le critiche, la maggioranza pro-europea nel Parlamento cerca di mantenere un dialogo costruttivo, sottolineando l’importanza di risorse adeguate per sostenere il progetto europeo e le sue priorità comuni. “Siamo pronti a lavorare in modo costruttivo con il Consiglio e la Commissione”, hanno dichiarato, puntando a garantire che le istanze dei cittadini europei siano ascoltate e rispettate. Cosa ne pensi? La voce dei cittadini è davvero ascoltata nelle decisioni più importanti?

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