Un’importante svolta nel settore energetico sta per avvenire: Saipem e Subsea7 hanno ufficializzato un accordo di fusione, dando vita a una nuova entità, Saipem7.
Questo cambiamento, che si prevede sarà completato nella seconda metà del 2026, rappresenta un passo decisivo per entrambe le aziende, pronte a rafforzare la loro posizione nel mercato globale dei servizi energetici. Ma cosa significa realmente per il settore e per gli investitori?
Dettagli dell’accordo di fusione
La fusione avrà un impatto notevole sulle finanze della nuova società, con ricavi previsti di circa 21 miliardi di euro e un EBITDA superiore ai 2 miliardi di euro. Alessandro Puliti, amministratore delegato di Saipem, ha espresso il suo entusiasmo dichiarando: “Siamo entusiasti di questa unione che ci permetterà di migliorare la nostra competitività e di generare valore per tutti gli azionisti.” Non è da poco, vero?
La nuova entità avrà sede legale in Italia e un quartier generale a Milano, con un portafoglio ordini aggregato che raggiungerà i 43 miliardi di euro. Inoltre, l’accordo prevede l’emissione di 6.688 nuove azioni Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta dagli azionisti, assicurando una suddivisione equa del capitale. Questo aspetto è cruciale per garantire un’equità tra le parti coinvolte.
Benefici e sinergie attese
Uno dei principali vantaggi di questa fusione è rappresentato dalle sinergie previste, che si aggirano attorno ai 300 milioni di euro annui. L’ottimizzazione delle risorse e l’integrazione delle flotte navali sono solo alcune delle aree in cui si prevede un miglioramento significativo. “Le sinergie ci permetteranno di offrire servizi migliori e più competitivi ai nostri clienti”, ha affermato Kristian Siem, azionista di riferimento di Subsea7. Questo potrà cambiare le carte in tavola nel settore?
Il portafoglio ordini, ben diversificato, non avrà un Paese che contribuisce per più del 15% del totale, riducendo così i rischi legati a specifiche aree geografiche. Questo equilibrio è fondamentale in un mercato così volatile come quello attuale. Pensateci: una diversificazione strategica come questa può fare la differenza nei momenti di crisi.
Prospettive future e governance
La governance della nuova società sarà strutturata per garantire un equilibrio tra i vari azionisti. Eni e Cdp Equity nomineranno l’amministratore delegato di Saipem7, mentre Siem Industries avrà la presidenza del Consiglio di amministrazione. Con queste scelte, si mira a massimizzare il valore per tutti gli stakeholder coinvolti. Non sarebbe interessante vedere come queste dinamiche influenzeranno il futuro della compagnia?
Inoltre, è importante notare che, sebbene l’approvazione dell’operazione sia prevista per il 25 settembre, le due società hanno già in programma di distribuire dividendi per un totale di 350 milioni di dollari nel corso del 2025, confermando la solidità finanziaria dell’operazione. Puliti ha aggiunto: “Vogliamo assicurarci che i nostri azionisti possano beneficiare immediatamente di questa fusione.” Un messaggio chiaro e diretto.
In conclusione, l’accordo di fusione tra Saipem e Subsea7 non rappresenta solo un passo significativo per entrambe le aziende, ma segna anche un cambiamento strategico nel panorama dei servizi energetici a livello globale. Le prospettive di crescita e sviluppo sostenibile sembrano promettenti. Sei pronto a seguire questo entusiasmante capitolo del settore energetico?