Il panorama economico tedesco ha mostrato segnali di debolezza nel mese di settembre, con l’indice del clima aziendale IFO che è sceso a 87,7 rispetto ai 88,9 di agosto.
Questo rappresenta una flessione di 1,2 punti mese su mese, un cambiamento che si avvicina alla media storica di 1,1 punti. Questa variazione negativa pone fine a otto mesi di crescita continua, iniziata con un valore di 84,8 nel. Particolarmente colpito da questa flessione è il settore dei servizi, mentre l’industria ha mostrato una certa stabilità.
A dispetto della contrazione dell’indice IFO, il settore industriale ha mostrato segnali di resilienza, con un incremento di circa dieci punti per quanto riguarda l’attività corrente e le aspettative future. Questo suggerisce che, sebbene ci sia stata una caduta complessiva, alcune aree dell’economia continuano a prosperare.
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Impatto sul settore dei servizi
Il calo dell’indice IFO è stato in gran parte attribuito ai settori dei servizi, in particolare nel campo dei trasporti e della logistica. Questi settori, che tradizionalmente hanno sostenuto l’economia tedesca, stanno affrontando sfide significative. Al contrario, il rapporto PMI ha mostrato una situazione più favorevole, con un indice composito che è aumentato a 52,4 rispetto al precedente 50,5, suggerendo che l’ottimismo nel settore dei servizi sta superando le difficoltà nell’industria.
Analisi delle differenze tra indici
Le discrepanze tra l’indice IFO e il PMI possono essere spiegate da differenze metodologiche. Mentre l’indice PMI, stilato da S&P Global, si basa su un campione di circa 800 aziende attive nei settori della produzione e dei servizi, l’indice IFO coinvolge quasi 9.000 aziende e include anche il settore delle costruzioni, della vendita al dettaglio e del commercio all’ingrosso. Inoltre, l’indice IFO incorpora un componente prospettico, che riflette le valutazioni delle aziende riguardo all’andamento futuro del loro business nei prossimi sei mesi, un aspetto che il PMI non considera.
Trends nell’industria e previsioni future
Dal primo trimestre del 2025, i sondaggi hanno indicato un miglioramento nel settore manifatturiero, con un incremento nell’utilizzo della capacità produttiva. Anche il commercio all’ingrosso ha mostrato segni di recupero, così come il settore delle costruzioni, sebbene in misura minore. Tra le varie aree industriali, i miglioramenti sono stati più evidenti nei settori dell’elettronica, della farmaceutica, del tessile e dei mezzi di trasporto, escludendo l’industria automobilistica.
Settori in crescita
Il rapporto IFO segnala che otto sotto-settori industriali (su un totale di 21) sono attualmente considerati in una fase favorevole, con sei in fase di ‘recupero’ e due in ‘espansione’. Questo è un netto miglioramento rispetto ai soli tre settori che si trovavano in una situazione simile alla fine del 2024. Nonostante ciò, la crescita tedesca è prevista rimanere moderata nel terzo trimestre, con una stima di 0,1% rispetto al trimestre precedente.
Le misure di supporto agli investimenti approvate dal Bundestag a settembre dovrebbero iniziare a manifestare i loro effetti principalmente nel quarto trimestre, con una proiezione di crescita di 0,3% rispetto al trimestre precedente, e un impatto più significativo atteso nel 2026, con una crescita media prevista di 1,4% per l’intero anno.