Negli ultimi anni, il trading online ha registrato una crescita esponenziale, attirando un numero crescente di investitori italiani.
Tuttavia, questa opportunità ha portato con sé un incremento preoccupante delle truffe legate agli investimenti digitali. Dati recenti rivelano che circa il 60% degli italiani che si avvicinano al mondo degli investimenti online sono a rischio di diventare vittime di frodi. Le denunce hanno mostrato un incremento del 57% nei primi sei mesi del 2023, con perdite complessive che ammontano a circa 42 milioni di euro.
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Riconoscere le truffe nel trading online
Le truffe nel trading online si manifestano frequentemente tramite piattaforme non autorizzate e promesse di rendimenti irrealistici. Gli esperti avvertono che, a seguito della Brexit, molte aziende britanniche hanno perso il diritto di operare in Italia, continuando però a presentarsi come entità legittime, ingannando così gli investitori. Un chiaro segnale di allerta è rappresentato dall’assenza di informazioni dettagliate riguardo la sede legale della società o dalla richiesta affrettata di trasferimenti di fondi in giurisdizioni estere.
Controllare le licenze
È fondamentale verificare che i brokers siano registrati negli elenchi ufficiali di organismi come la Consob e la Banca d’Italia. Le aziende non autorizzate operano al di fuori delle normative e non rispettano i requisiti patrimoniali richiesti, esponendo gli investitori a rischi elevati di perdita totale del capitale. Promesse di guadagni facili e rapidi sono spesso indicative di una truffa.
Strategie per proteggersi
Quando ci si imbatte in offerte che sembrano troppo buone per essere vere, è vitale mantenere la calma e non lasciarsi prendere dalla fretta. Le truffe sfruttano comunemente l’urgenza e la pressione psicologica per indurre gli investitori a prendere decisioni affrettate. Rendimenti esagerati e bonus fantasiosi sono tattiche comuni utilizzate dai truffatori per attrarre le vittime.
Comportamenti da evitare
È consigliabile non effettuare trasferimenti di denaro verso conti esteri senza aver prima effettuato una verifica approfondita sulla legittimità della piattaforma. In caso di situazioni sospette, è cruciale contattare immediatamente le autorità competenti e bloccare ogni transazione in corso. Associazioni di consumatori come Adiconsum e Codacons possono fornire supporto legale prezioso in questi frangenti.
Recuperare i soldi persi
Se si è già caduti vittima di una truffa, esistono procedure specifiche per tentare di recuperare i fondi. La prima cosa da fare è interrompere eventuali pagamenti in corso e conservare tutte le comunicazioni scambiate con i truffatori. Successivamente, è fondamentale presentare una denuncia alle autorità e richiedere un chargeback alla propria banca entro 120 giorni dalla transazione contestata.
Azioni legali e rimborso
In aggiunta, è possibile presentare un reclamo all’Arbitro Bancario Finanziario e segnalare la situazione alla Polizia Postale, che può avviare indagini approfondite. È importante notare che in alcuni casi, le perdite certificate possono essere considerate anche per scopi fiscali. Inoltre, poiché l’esercizio abusivo dell’attività di investimento è un reato, eventuali rimborsi potrebbero essere soggetti a tassazione, un aspetto da tenere presente per un recupero completo del capitale perduto.