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Ubs, crisi nera

Ubs è in crisi nera. Sembra infatti che il colosso bancario svizzero abbia programmato entro il 2010 circa 8.700 licenziamenti, necessari per arginare le perdite di circa 1,3 miliardi di euro subite negli ultimi tempi.
L’amministratore delegato Oswald Gruebel, ex capo di Credit Suisse in pensione a cui è stato chiesto di riportare Ubs in buona salute, ha detto che ha intenzione di diminuire a 67.500 il numero degli occupati nel 2010 (da 76.200) con un risparmio stimato di 4 miliardi di franchi.
Un provvedimento estremo, quindi, al quale però Ubs non può sottrarsi dopo le svalutazioni per circa 50 miliardi di dollari che la banca svizzera ha dovuto affrontare nei mesi scorsi e il taglio del personale di 11.000 posti dalla metà del 2007.
Insomma una crisi davvero nera dalla quale si uscirà con difficoltà.

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