Il 25 ottobre 2023, Unicredit ha fatto un annuncio significativo: il TAR del Lazio ha accolto parzialmente il suo ricorso riguardante l’uso del golden power da parte del governo italiano in relazione all’Offerta Pubblica di Acquisto (Ops) su Banco Bpm.
Ma cosa significa questo per gli azionisti di Banco Bpm? La banca ha affermato che gli azionisti sono stati esposti a pratiche che potrebbero risultare illegittime e fuorvianti. Una situazione che non può lasciare indifferenti, soprattutto in un settore così delicato come quello bancario.
Il contesto della controversia
Alla base di questa polemica c’è la questione del golden power, una misura che consente al governo di esercitare un controllo su operazioni strategiche come questa. Unicredit sostiene che l’uso di questo potere da parte di Banco Bpm è stato non solo inappropriato, ma anche comunicato in modi che hanno screditato sia l’offerta che l’offerente. Hai mai pensato a come la comunicazione possa influenzare le decisioni degli investitori? “Gli azionisti sono stati privati di un’opzione equa”, ha affermato Unicredit, sottolineando che le condizioni dell’offerta avrebbero potuto essere migliorate in un contesto di mercato più ordinato.
In risposta a questa decisione del TAR, Unicredit ha accolto positivamente la sentenza, considerandola una prova della legittimità della sua posizione. La banca ha aggiunto che il golden power è stato utilizzato in modo illegittimo, richiedendo l’emissione di un nuovo decreto poiché quello in vigore è stato annullato dalla corte. Un passo importante che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Le implicazioni della sentenza
Il TAR ha annullato due delle quattro prescrizioni imposte, tra cui il mantenimento sine die del livello di project financing. Questo cambiamento potrebbe alterare significativamente il panorama per gli azionisti di Banco Bpm e le strategie future di Unicredit. “Non sussiste più un obbligo, ma piuttosto una programmatica indicazione di mantenere i titoli italiani in Anima”, ha chiarito la banca. Non credi che questa decisione del TAR possa rendere più flessibili alcune delle condizioni precedentemente imposte?
Inoltre, per quanto riguarda le attività di Unicredit in Russia, il TAR ha affermato di non avere giurisdizione, lasciando alla Banca Centrale Europea il compito di valutare la situazione. Questo aspetto rappresenta un ulteriore sviluppo che potrebbe influenzare le operazioni e le strategie della banca in futuro. Si tratta di un fattore da tenere d’occhio per chi è interessato a investire nel settore bancario.
Le posizioni di Unicredit e Banco Bpm
Unicredit ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo alla controversia con Banco Bpm, affermando di non voler commentare le dichiarazioni di Bpm, ma condannando l’uso di pratiche aggressive per ostacolare l’offerta. La tensione tra le due istituzioni finanziarie sembra destinata a protrarsi, e ciò potrebbe avere ripercussioni significative nel settore bancario italiano. Ma quale sarà l’esito di questa battaglia legale?
Il futuro dell’Ops di Unicredit su Banco Bpm rimane incerto, ma la recente decisione del TAR rappresenta un passo importante nella direzione di una maggiore chiarezza sulle leggi e le pratiche relative al golden power in Italia. Gli azionisti e gli osservatori del mercato continueranno a monitorare attentamente gli sviluppi di questa situazione complessa. In un panorama economico così dinamico, è fondamentale rimanere informati e pronti a reagire.