Villa Certosa, la celebre residenza di Silvio Berlusconi a Porto Rotondo, è in procinto di cambiare proprietario.
Dopo la morte del Cavaliere nel 2023, si parla di una possibile vendita a un facoltoso acquirente arabo, pronto a investire circa 500 milioni di euro. Se l’affare andrà in porto, sarà un cambiamento epocale che segnerà la fine di una storia che dura da oltre trent’anni. Ma cosa significherà tutto questo per la villa e per l’eredità di Berlusconi?
Un passato controverso
È interessante notare che Villa Certosa non è sempre stata legata al nome di Berlusconi. Negli anni ’80, prima dell’acquisto da parte dell’ex premier, la villa era conosciuta come Villa Monastero, appartenente a Flavio Carboni, un faccendiere coinvolto in vari scandali. Carboni usava la villa per incontri riservati con membri della Banda della Magliana e altri personaggi influenti, tra cui Roberto Calvi, il cui misterioso decesso a Londra nel 1982 ha sollevato numerosi interrogativi. A causa di debiti insostenibili, Carboni fu costretto a cedere la proprietà, e l’acquisizione da parte di Berlusconi segnò l’inizio di una trasformazione senza precedenti.
Il Cavaliere avviò una serie di ristrutturazioni sotto la guida dell’architetto Gianni Gamondi, trasformando Villa Certosa in un rifugio esclusivo e sicuro. Oggi, la villa si estende su 4.500 metri quadrati, con ben 126 stanze, quattro bungalow, una torre, una serra, un teatro e persino un vulcano artificiale che erutta fuochi d’artificio. Il parco circostante si estende per 120 ettari e include piscine per talassoterapia e un orto medicinale, offrendo ogni tipo di lusso immaginabile. Chi non vorrebbe passare del tempo in un luogo tanto affascinante?
Un simbolo di potere e mondanità
Ma Villa Certosa è più di una semplice residenza privata; è diventata un simbolo di potere e mondanità. Ha ospitato leader mondiali come Tony Blair, George W. Bush, Vladimir Putin e José María Aznar, trasformandosi in un luogo dove si sono tenuti vertici politici informali e si sono prese decisioni cruciali. Tuttavia, la villa non è stata esente da scandali, come nel 2000, quando il fotoreporter Antonello Zappadu diffuse immagini che ritraevano Berlusconi circondato da giovani donne e politici in topless.
Negli anni, l’interesse per la villa è cresciuto, attirando numerosi acquirenti internazionali. Nel 2009, la famiglia Al Nahyan di Abu Dhabi si mostrò interessata, seguita nel 2013 da un magnate di Madrid con un’offerta di 400 milioni di euro. Persino il sultano del Brunei e Bill Gates, tramite la catena Four Seasons, hanno manifestato interesse. Tuttavia, ad oggi, gli eredi di Berlusconi non hanno confermato trattative ufficiali; come dichiarato da un portavoce di Fininvest: “Stiamo raccogliendo manifestazioni di interesse, ma non ci sono trattative avanzate.”
Un futuro incerto per Villa Certosa
Nonostante l’incertezza sul futuro della villa, una cosa è sicura: Villa Certosa rimarrà un simbolo leggendario. La sua storia, che si snoda dai giorni di Carboni, passa per le ristrutturazioni di Berlusconi e arriva agli incontri di Stato e agli scandali, rappresenta un capitolo significativo della storia italiana. La tenuta è un pezzo di memoria storica, sospesa tra il fascino della Costa Smeralda e il mito di Silvio Berlusconi. Sarà curioso vedere se l’acquirente arabo porterà avanti questa eredità o darà vita a una nuova era per Villa Certosa. Che ne pensi? Riuscirà a mantenere vivo questo straordinario patrimonio?