Negli ultimi anni, la questione del consumo pro capite ha guadagnato particolare attenzione tra economisti e analisti.
Le statistiche aggregate, utilizzate per valutare una recessione, non offrono sempre un quadro completo. Pertanto, è fondamentale esaminare i dati relativi al consumo pro capite per comprendere appieno la situazione economica attuale.
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I fatti
Un’analisi dettagliata mostra un andamento stagnante del consumo pro capite, evidenziato da un grafico che mette a confronto il consumo reale pro capite, espresso in dollari Ch.2017 SAAR, con il sentiment dei consumatori fornito dall’U.Michigan. I dati mostrano che, non solo il consumo pro capite è rimasto invariato, ma anche le vendite al dettaglio reali pro capite sono scese al di sotto dei livelli massimi registrati a novembre.
Fattori che influenzano il consumo
Le ragioni alla base di questo fenomeno sono molteplici. La diminuzione dell’occupazione e l’aumento dei prezzi sono tra i principali fattori che contribuiscono alla contrazione della spesa reale pro capite. Inoltre, il contesto attuale è caratterizzato da una crescita lenta della popolazione e da sforzi mirati a limitare l’immigrazione, che aggravano ulteriormente la situazione.
Le tendenze nel settore dei servizi
Un aspetto interessante emerso da recenti osservazioni è il calo della spesa dei consumatori per i servizi, che appare meno resiliente rispetto al passato. Questa situazione presenta delle peculiarità intriganti che meritano un’analisi più approfondita. Si osserva una riduzione della spesa riguardante principalmente i servizi discrezionali, ma colpisce anche spese ritenute necessarie, come quelle per l’assicurazione e l’istruzione. Inoltre, la minore affluenza di turisti stranieri potrebbe riflettersi in una domanda più debole per i servizi.
Un’analisi dei dati storici
Il consumo reale pro capite è un indicatore di lungo periodo che, secondo le analisi storiche, ha mostrato di anticipare le recessioni. I dati disponibili risalgono a oltre settant’anni fa e, in molte occasioni, il picco del consumo si è verificato anche 12 mesi prima di una recessione. Tuttavia, l’accuratezza di questo indicatore non è garantita, come dimostrato da un falso segnale nel periodo -, quando i rapidi cambiamenti nei prezzi delle materie prime hanno distorto l’interpretazione.
Indicatori alternativi da monitorare
Un altro elemento importante da considerare è la spesa personale reale per beni, che potrebbe anch’essa aver raggiunto un picco. È cruciale confrontare questo dato con le vendite al dettaglio reali pro capite per avere un quadro più chiaro. Allo stesso modo, l’andamento della costruzione di abitazioni e le vendite di camion pesanti si trovano a livelli che indicano una possibile recessione.
Futuri sviluppi da considerare
Per avere una visione completa della situazione economica, è essenziale ottenere dati aggiornati sugli ordini di beni durevoli, inclusi quelli destinati ai consumatori. Inoltre, è interessante osservare se l’andamento dei titoli azionari legati all’intelligenza artificiale, che ha alimentato una certa spinta alla spesa basata sull’effetto ricchezza, stia mostrando segni di rallentamento. Solo attraverso un’analisi approfondita di questi indicatori si potrà delineare un quadro più preciso dell’economia attuale e delle sue prospettive future.

