Un’operazione della Guardia di Finanza di Savona ha portato all’arresto di Maura Bico, un’ex consulente finanziaria settantenne, accusata di aver truffato un numero significativo di clienti in tutta Italia.
Il meccanismo della frode si basa su un schema Ponzi che ha fruttato oltre 5 milioni di euro e coinvolto 112 persone, molte delle quali avevano fiducia in lei a causa della sua lunga carriera nel settore.
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Dettagli dell’inchiesta
Le indagini sono state avviate a seguito di segnalazioni riguardanti movimenti sospetti sui conti bancari della famiglia Bico. Tra il 2025 e il 2025, sono state registrate entrate per oltre 5 milioni di euro, evidenziando attività finanziarie anomale. Molti clienti avevano denunciato la mancata restituzione delle somme affidate alla consulente, che prometteva rendimenti elevati e sicuri.
Il metodo di frode
La Bico si era presentata come una procacciatrice d’affari per un noto istituto bancario svizzero, ingannando clienti sia nuovi che precedentemente fidelizzati. La sua abilità nel comunicare e il suo passato professionale hanno contribuito a creare un’atmosfera di fiducia. Tuttavia, dopo alcune restituzioni parziali, il silenzio ha preso il posto delle promesse.
Le accuse e le conseguenze
Accusata di diversi reati tra cui abusivismo finanziario, truffa aggravata e riciclaggio, Maura Bico non era più iscritta ad alcun albo professionale dal 2014. L’analisi delle sue attività ha messo in luce l’uso di prospetti falsificati, nei quali venivano garantiti profitti da investimenti in fondi comuni di diritto lussemburghese. La dinamica evidenziata dagli inquirenti suggerisce che i soldi raccolti dai nuovi clienti venivano utilizzati per pagare i precedenti investitori, perpetuando così il ciclo fraudolento.
Sequestro dei beni
In seguito alle indagini, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di vari beni, tra cui un autoveicolo di lusso e 23 immobili situati nel ponente ligure. Questo intervento mira a garantire un risarcimento per le vittime della frode. Inoltre, è stata avviata una verifica fiscale che ha permesso di recuperare a tassazione circa 3 milioni di euro di proventi illeciti.
Il ruolo della Guardia di Finanza
Questa operazione si inserisce nel contesto delle responsabilità istituzionali della Guardia di Finanza, che si occupa di vigilare sui mercati finanziari e proteggere i risparmiatori. La lotta contro le frodi e le pratiche abusive è fondamentale per mantenere la fiducia nel sistema finanziario. Attraverso indagini approfondite, il corpo mira a scoprire e neutralizzare ogni forma di gestione illecita dei fondi.
Il caso della Bico è solo uno dei tanti che evidenziano come la disponibilità di capitali possa essere sfruttata in modo fraudolento da chi si presenta come esperto. La vigilanza continua e l’educazione finanziaria sono essenziali per prevenire simili incidenti in futuro.

