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Boem, un anno di fatica e perdite nella bevanda di Fedez e Lazza

A poco più di un anno dal suo debutto, l’hard seltzer Boem, nato dalla creatività di Fedez e Lazza con l’ingresso di Leonardo Maria Del Vecchio, si trova ad affrontare un periodo di difficoltà.

I dati per il 2024 non sono affatto rassicuranti: il fatturato è sceso da 397.573 euro nei primi mesi a 369.715 euro, mentre le perdite sono quasi raddoppiate, passando da 1,85 milioni a ben 3,13 milioni di euro. Insomma, un quadro decisamente preoccupante per un progetto che all’inizio sembrava promettente. Come si spiega questo improvviso declino?

Le difficoltà finanziarie di Boem

Secondo quanto emerso da Open, la situazione di Leonardo Maria Del Vecchio è particolarmente critica. Attraverso LMDV Capital, ha partecipato a un aumento di capitale di 3 milioni di euro, portando la sua partecipazione al 54%. Tuttavia, una gran parte di questa liquidità è stata assorbita dalle crescenti perdite operative, riducendo la riserva sovrapprezzo azioni a poco più di 438mila euro. Il resto del capitale è suddiviso tra Happy Seltz, controllata dalle famiglie Fedez e Bernabei (43%), e J Project, la società di Lazza e della madre (3%). Ti chiedi come si possa uscire da questa crisi?

Nonostante i dati finanziari allarmanti, il management di Boem cerca di mantenere un atteggiamento ottimista. Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez e presidente del CdA di Boem, sottolinea i progressi significativi. Nella relazione di bilancio, afferma che nel secondo trimestre 2025, le vendite off trade hanno già eguagliato l’intero volume del 2024, mentre nel canale on trade si è registrata una crescita del 105% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, la rete di distribuzione all’ingrosso è quadruplicata nella prima metà del 2025 rispetto alla media dell’anno precedente. Insomma, ci sono segnali di ripresa, ma saranno sufficienti?

Strategie di espansione e prospettive future

Boem non si limita solo al mercato italiano. Il marchio ha già avviato un team dedicato all’espansione internazionale, con accordi distributivi in fase avanzata in Finlandia e Regno Unito. Questi mercati rappresentano un’opportunità chiave per il brand, che punta a entrare in questi territori entro la fine dell’anno. La sfida rimane quella di risollevare i conti e dimostrare che la visione iniziale possa ancora tradursi in successo commerciale. Riuscirà Boem a conquistare anche il mercato internazionale?

In conclusione, Boem si trova in un momento cruciale. I prossimi mesi saranno determinanti per stabilire se il marchio riuscirà a invertire la rotta e a capitalizzare gli investimenti effettuati. Con un management che cerca di mantenere un approccio proattivo, sarà interessante osservare come si sviluppano le vendite e le strategie di mercato. La domanda è: Boem saprà trasformare le sfide in opportunità?

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