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Cellulari, in arrivo i ribassi

La crisi sembra stia portando qualche piccolo “vantaggio” per i consumatori, soprattutto per quelli appassionati di telefonini e gadget annessi.

Sembra, infatti, che il settore stia vivendo un momento difficile e questo a causa della crisi economica in atto, così si è deciso di dare il via ad una “svendita” pazza anche per i modelli usciti appena due mesi fa. “Devono farli, perché le vendite mondiali di cellulari hanno subito un tracollo: del 10 per cento, negli ultimi tre mesi del 2008, rispetto allo stesso periodo nel 2007. Il peggiore declino degli ultimi sette anni”, dice Neil Mawston, analista di Strategy Analytics. Il calo in Europa è stato anche peggiore: del 15 per cento.
Ad esempio, il Nokia 5800, che era stato lanciato al prezzo di 429 euro e sul quale la Nokia sembra aver puntoto molto per contrastare l’I-phone di Apple, è sceso a 339 euro, un calo notevole, quindi, che dimostra la difficoltà del settore. Ma i tagli stanno riguardando anche al tre grandi aziende, alla crisi, infatti, non sembrano essersi sottratte neanche Samsung, Lg E e SonyEricsson, che di recente hanno ridotto di molto i prezzi.
Ovviamente le compagnie in questione negano che siano in corso degli sconti speciali e questo probabilmente per evitare che si inizi una battaglia dei prezzi. Ma i dati li smentiscono visto che stando a quanto affermano gli esperti gli sconti ci sono e come, senza contare un’altra tendenza importante, ovvero il fatto che i consumatori puntano ora solo all’essenziale, dimenticandosi di gadget ed accessori vari che in passato avevano fatto registrare delle buone vendite. L’austerity colpisce ancora.

Nokia, SonyEricsson, Samsung ed Lg negano che siano in corso sconti speciali. “Ma non è una sorpresa, i produttori di cellulari non li ammettono mai”, dice Milanesi. “Preferiscono non dirlo, per evitare l’inizio di una guerra di prezzi”, conferma Mawston. “Gli sconti sono evidenti, però, e gli ultimi accelerano una tendenza che già si era vista nel corso del 2008. La prova è che i margini di profitto dei produttori sono calati nettamente negli ultimi mesi”, aggiunge.
Non possono andare avanti così, però, quindi cambieranno strategia. “Finora hanno fatto sconti a discapito dei margini”, dice Milanesi. “Nei prossimi mesi del 2009, invece, risparmieranno sui costi di produzione lasciando nei cellulari solo l’essenziale e non il superfluo. Cioè, solo quello che i consumatori davvero utilizzano”. Gadget inutili, dunque, addio: si prevedono cellulari dimagriti, per l’austerity.

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